Stimati Associati, gentili Lettori, dopo 4 mesi di attività siamo arrivati al n° 16 del Settimanale Sursum Corda. Grazie a Dio, anche il numero degli Iscritti è in crescita e, attualmente, possiamo contare su 27 Tesserati. Le pubblicazioni del piccolo libro "Catechismo cattolico sulle rivoluzioni", S. Sordi, De Agostini, Torino, 1854, sono terminate; lo scritto è interamente leggibile in questa sezione del sito. Facciamo presente che il "Catechismo cattolico sulle rivoluzioni" è stato ripubblicato in italiano dalle Edizioni Amicizia Cristiana e si può acquistare cliccando qui. Affermava don Bosco: "I tempi difficili, in cui viviamo, le calunnie, con cui i nemici della luce si adoperano per coprir la verità, persuadono la necessità di un catechismo, in cui si esponga la dottrina cattolica sulle rivoluzioni. La qual cosa certamente servirà di norma al cattolico, se mai tali tristi casi avvenissero, e servirà pure a far comprender a tutti gli uomini di senno, che il cattolicismo non deve, e non ha mai promosse, né promuoverà giammai le rivoluzioni. La ragione fondamentale, per cui il cattolicismo non verrà mai a favorire le rivoluzioni, consiste in ciò, che tutti i cattolici sono vincolali ad un’autorità certa, che è la Chiesa, e questa Chiesa, appoggiata alle Sacre Scritture, dice a tutti i fedeli: ubbidite alle legittime autorità; chi resiste all’autorità, resiste a Dio, da cui ogni autorità dipende. E poiché i fedeli devono uniformarsi a questa sentenza, ne segue che niun buon cattolico sarà partigiano delle rivoluzioni. È appunto per questo motivo che un dotto protestante d’oggidì, considerando l’uniformità di dottrina nella Chiesa Cattolica, giunse a dire: La sola Chiesa Cattolica è la scuola del rispetto (Guizot). Al contrario il protestantismo lasciando libero ciascuno d’interpretare la Bibbia come vuole, in esso l’uomo non ha più alcuna autorità che la propria ragione. Il protestante, se vuole essere conseguente a se stesso, deve dire: l’unica mia autorità è la mia ragione. Quindi via ogni dipendenza religiosa, via ogni convenzione sociale, via ogni ordine, ogni legge, via ogni autorità: la mia ragione e non altro: la sola forza mi farà ubbidire. Che anzi: se venisse a capriccio di uno o più protestanti di fare una congiura, di uccidere un loro superiore, fosse lo stesso sovrano, potrebbero farlo, purché loro sembri cosa buona. Noi intanto, mentre raccomandiamo ai cattolici di leggere attentamente questo catechismo, e di praticarne le massime ivi contenute, vorremmo altresì che servisse a far aprire gli occhi a tanti miseri sconsigliati, i quali o per malizia o per ignoranza si fanno promotori di una setta, il protestantismo, la quale, proponendo all’uomo di credere quel che vuole, e di fare quel che crede, apre uno spaventoso abisso alla società, e fa lecito ogni disordine, ogni misfatto. Ce ne scampi Iddio". Nel lavoro e nelle azioni del quotidiano ricordiamoci sempre di pregare così: "Misericordioso Iddio, concedete ch’io brami ardentemente ciò che Vi piace, lo investighi prudentemente, veracemente lo conosca e perfettamente lo compia a lode e gloria del Vostro Nome".
CdP