Il buon esame di coscienzaESAME DI COSCIENZA

VERSO DIO

Ho sempre detto le preghiere mattino e sera? Sono andato al catechismo e alle predi­che? Sono superstizioso? Ho partecipato a sedute spiritiche? Ho bestemmiato? Ho fatto giuramenti falsi? Ho ascoltato la Messa tutte le domeni­che e le altre feste comandate? L’ho ascoltata per intero: con rispetto, e attenzione? Ho lavorato o fatto lavorare di festa: senza grave necessità?

VERSO LA CHIESA

Ho fatto e ho fatto bene la Confessione e Comunione Pasquale? Ho osservato la legge dell'astinenza e del digiuno? Sano venuto incontro alle necessità del­la Chiesa aiutando le sue opere? Ho criticato, parlato male del Papa, dei Vescovi e dei Sacerdoti? Ho letto a diffuso giornali e libri con­trari agli insegnamenti della Religio­ne? Sono iscritto o simpatizzante per partiti contrari alla Chiesa? Ho dato il mio voto a partiti condannati dalla Chie­sa? Ho avuto rispetto umano nel difendere apertamente la dottrina del Santo Vangelo?

VERSO NOI STESSI

Ho assecondato pensieri, desideri, affetti cattivi? Ho detto parole, tenuto discorsi, canta­to canzoni disoneste? Ho letto libri, riviste o venduto stampe cattive? Guardato figure indecenti? Ho commesso atti impuri? Da solo o con altri? Ho partecipato a divertimenti immorali? Sono stato con compagnie cattive? Ho ecceduto nel bere o nel mangiare?

VERSO GLI ALTRI

Ho amato e rispettato i genitori? Li ho obbediti e aiutati in caso di bisogno? Ho sprecato senza permesso il denaro della famiglia? Ho eseguito gli ordini dei genitori e dei Superiori? Sono stato giusto con gli inferiori? Nutro odio, invidia contro qualcuno? Mi sono vendicato? Ho ingiuriato, percosso, ferito, ucciso? Ho perdonato le offese? Ho dato scandalo con parole, gesti o azioni? Ho pensato o augurato del male ad altri? Ho calunniato o fatto accuse false? Ho detto bugie? Ho trascurato qualche occasione di fare del bene?

VERSO LA ROBA ALTRUI

Ho fatto l'elemosina secondo le mie possibilità e secondo il comando di Gesù Cristo? Ho rubato? Ingannato nei contratti e nei prezzi? Ho dato la giusta mercede agli operai e dipendenti? Ho causato danno alla roba altrui? Ho riparato, restituito? Ho consigliato o aiutato a far del male?

DOVERI DEL PROPRIO STATO

Ho compiuto bene i miei doveri: in famiglia e nei rapporti con gli altri? Ho cagionato danni ad altri trascuran­do ciò che dovevo fare? Ho eseguito bene i miei impegni di lavoro o di impiego? Ho adempiuto i miei doveri verso i genitori o verso i figli?

(Per gli SPOSATI)

Ho compiuto il mio dovere nel Matrimonio, secondo la Legge di Dio? Ricordo ancora qualche altro peccato? Sono tranquillo sulle Confessioni pas­sate? Ho fatto la penitenza e messo in pratica i consigli del Confessore e il proposito?

MODO DI CONFESSARSI

Facendo l'esame gli coscienza, procura di ricordare tutti i peccati commessi, a par­tire dall’ultima confessione ben fatta. Dei peccati mortali commessi è necessa­rio dire anche il numero, almeno approssi­mativo, e le circostanze che rendessero più grave la colpa. Per ottenere il perdono disponiti al dolore pensando a Gesù che muore sulla Croce per espiare i tuoi peccati. Pensa che anche un solo peccato mortale ci separa da Dio, e ci fa meritare l’inferno. Prometti sinceramente di non offenderLo più, e di evitare le occasioni di peccato. Sei obbligato a confessare solo i peccati mortali, ma è bene dire anche i veniali. Chi tace apposta anche un solo peccato mortale non ottiene il perdono di alcun peccato, anzi commette un grave sacrilegio. 

Apri il cuore al Confessore: sii sincero con lui come lo saresti sul letto di morte. Ricorda che ti confessi a Dio, non ad un uomo e che il Confessore è tenuto al gravis­simo obbligo del segreto sacramentale anche a costo della vita. Inginocchiandoti davanti al Confessore dirai: Beneditemi o Padre perché ho pec­cato, Terminata l’accusa dirai: Mi pento e chiedo perdono anche dei peccati della vita passata e specialmente dei più gravi. Rispondi con sincerità e umiltà alle domande del Confessore, ascolta i suoi con­sigli e mentre ti dà l’assoluzione recita l'Atto di dolore. Ringrazia di cuore il Signore del perdo­no ricevuto e rinnova il proposito di non offenderLo più. Fermati qualche momento a pregare e, se puoi, fa subito la penitenza che ti ha dato il Confessore.

ATTO DI DOLORE

Mio Dio mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perchè peccando ho meritato i Vostri castighi, e molto più perchè ho offeso Voi infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Propongo col Vostro santo aiuto di non offenderVi mai più e di fuggire le occasioni prossime del peccato. Signore, misericordia, perdonatemi.

O Gesù, d'amore acceso non Vi avessi mai offeso; o mio caro e buon Gesù, con la Vostra santa grazia non Vi voglio offender più.