Stimati Associati e gentili Sostenitori, è frequente imbattersi in avventori di ogni sorta - soprattutto modernisti infiltrati nella Chiesa - i quali definiscono l’Islam «religione di pace». Niente di più falso: lo insegnano la storia passata e recente, la Sunna e, non ultimo, il Corano.
Non ho molto spazio a disposizione, dunque mi limiterò solamente a fornire dei riferimenti: Corano, Sura 8, 12-17; 9, 111; 5, 33; 4,84; 61,4; 2,190; 2, 216; 2, 217; 4,77; 4,74; 4,76; 9,13-14; 9,36; 9,41; 9, 123; 47,4; 2, 191; 9, 5; 8, 65; 33, 61; 47, 4; 8, 60; 2, 193; 2, 194; 3, 169, eccetera. Per la corretta interpretazione rimando alle versioni commentate UCOII. (Vedere nota a fine pagina)
Purtroppo noi Cattolici paghiamo le conseguenze del fetido ecumenismo - indifferentismo deplorato dalla Chiesa (es. «Mortalium Animos», Pio XI) - celebrato da Montini, Wojtyla, Ratzinger, Bergoglio e dai modernisti loro seguaci. Qui numerose condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
È davvero difficile, quindi, difendere la verità in un mondo, e soprattutto nelle chiese, oramai plagiato da cumuli di guide cieche che pretendono eguagliare tutte le religioni e piegare la Chiesa ai sollazzi ed ai pruriti del mondo. Ma non perdiamoci d’animo: abbiamo la Fede, la Grazia sacramentale ed il Magistero della Chiesa, tanto ci basta a perseverare.
I Maomettani, insegna il «Catechismo» (al n° 106, Papa San Pio X), non sono battezzati e non fanno parte della Chiesa. L’Islam non è una via di salvezza (ivi., n° 125), difatti per salvarsi è necessario credere nelle verità rivelate. I Maomettani in senso proprio sono infedeli, poiché non hanno ricevuto il Battesimo, sono privi cioé della virtù della Fede e non credono in Cristo Salvatore. Gli infedeli possono essere negativi (non hanno mai sentito parlare di Gesù) o positivi (conoscono Gesù ma lo rigettano). I primi, se vivono secondo la legge naturale e si sforzano di cercare Dio, possono essere uniti all’anima della Chiesa e salvarsi. I secondi assolutamente non si possono salvare.
I Maomettani sono infedeli anche perché ritengono Maometto superiore a Cristo.
Tra i Martiri armeni ricordiamo un bambino al quale i Maomettani tagliarono le mani poiché non voleva convertirsi all’Islam e dunque apostatare dal Cattolicesimo (P. Dragone, «Commento al Cat. S. Pio X», p. 302). Non contenti, gli esponenti della «religione di pace» gli dissero: «Se non ti decidi ti taglieremo anche la testa!». Il futuro Martire rispose: «Troncatemi pure anche la testa, ma io voglio morire cristiano, come sono vissuto».
Eppure i modernisti esibiscono per santo un baciatore di Corani (Wojtyla nel 1985 a Casablanca e nel 1999 in Vaticano). Wojtyla sosteneva anche le abnormi falsità: «Voi Mussulmani, nostri fratelli nella fede in un unico Dio» (Parigi, 31 maggio 1980); «Abramo è per noi uno stesso modello di fede in Dio (...). Noi crediamo nello stesso Dio, l’unico Dio» (Casablanca, 19 agosto 1985). Nulla di nuovo, si tratta difatti della miasmatica dottrina della «Nostra Aetate», promulgata da Montini e punto di riferimento anche di Ratzinger, di Bergoglio e di tutti i modernisti. Siete stupiti o scandalizzati? Mi permetto di consigliarvi i seguenti approfondimenti: - Appunti sulla questione del cosiddetto «Papa eretico»; - Catechismo sul Modernismo. Et cognoscetis veritatem, et veritas liberabit vos ...
I Martiri sono gli eroi della Fede cristiana. I “concilianti” sono degli apostati. L’apostasia è un peccato gravissimo, separa dalla Chiesa e dalla Comunione dei Santi e priva della possibilità di salvezza. La Cresima è il Sacramento che dà la forza ai Martiri di confessare la Fede.
Maometto II voleva costringere un soldato prigioniero a rinnegare la Fede cristiana. Il soldato, scoprendosi il petto pieno di cicatrici, esclamò: «Come tradirò il Re del Cielo, io che ho sfidato mille morti per un re della terra?» (ivi., p. 403).
Dobbiamo ringraziare ogni giorno il Signore perché ci ha elargito il dono della Fede nel Battesimo, e pregare per la conversione di tutti gli infedeli. Coloro che non hanno mai avuto la Fede e quelli che l’hanno perduta, devono studiare diligentemente la Religione cattolica. Se si applicano a questo studio con animo scevro di passioni e libero da preconcetti, scoprono presto o tardi che la Religione cattolica è l’unica vera. Avendo imitato San Tommaso apostolo nell’infedeltà, dovrebbero anche seguirne l’esempio nel ritorno alla Fede in Cristo Risorto (Ivi., p. 160). Per il ritorno degli erranti e per la conversione degli infedeli, più delle parole e degli scritti polemici, giovano la preghiera, la penitenza ed il buon esempio (ivi., p. 163).
Il dotto San Giovanni Bosco - al quale Dio salvò la vita da vari attentati orditi dagli eretici Valdesi - nella sua preziosa «Storia Ecclesiastica» scrive: «Il famoso impostore Maometto (...) vagando in cerca di fortuna, fu fatto agente di una vedova mercantessa di Damasco che poscia lo sposò. Siccome pativa epilessia, egli seppe servirsi di questa sua infermità a provare la religione da sé inventata, affermando quelle frequenti cadute essere altrettanti rapimenti in cui esso teneva colloquii coll’Arcangelo Gabriele. La religione che Maometto predicava è un miscuglio di paganesimo, di giudaismo e di cristianesimo. (...) Vantandosi superiore al divin Salvatore, venne tosto eccitato a far miracoli al pari di lui. Ma egli rispondeva di essere suscitato da Dio non a fare miracoli, sibbene a ristabilire la vera religione colla forza. Scrisse la sua credenza in lingua araba in un libro, cui diede nome Corano, nel quale si vanta di avere operato un miracolo, per altro molto ridicolo. Narra che essendo caduto un pezzo della luna nella sua manica si gloriava di averla saputo racconciare; il perché i Maomettani presero per insegna la mezzaluna. Conosciuto per uomo perturbatore, i suoi cittadini volevano ucciderlo. Ma Maometto pigliò la fuga, e ritirossi a Medina con alcuni avventurieri che l’aiutarono ad impadronirsi di quella città. Il suo Corano è pieno di contraddizioni, assurdità, e ripetizioni. Non sapendo scrivere Maometto fu aiutato da un ebreo e da un monaco apostata persiano, di nome Sergio. Il Maomettismo favorendo il libertinaggio ebbe tosto molti seguaci, ed in breve il suo autore potè colle parole, ma specialmente colle armi dilatarla quasi per tutto l’Oriente» (Epoca terza. Capo I, Maometto).
Qui potete trovare il vero Discorso di San Francesco davanti al Sultano Al-Malik al-Kāmil. Qui potete trovare la Breve storia dell'Islam raccontata dal Dottore della Chiesa Sant'Alfonso.
Et cognoscetis veritatem, et veritas liberabit vos ...
CdP
– «E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: “Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero! Assaggiate questo! I miscredenti avranno il castigo del Fuoco! 0 voi che credete, quando incontrerete i miscredenti in ordine di battaglia non volgete loro le spalle. Chi in quel giorno volgerà loro le spalle – eccetto il caso di stratagemma per [meglio] combattere o per raggiungere un altro gruppo – incorrerà nella collera di Allah e il suo rifugio sarà l’inferno. Qual triste rifugio! Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi» (Sura 8, 12-17);
– «Allah ha comprato dai credenti le loro persone e i loro beni [dando] in cambio il Giardino, [poiché] combattono sul sentiero di Allah, uccidono e sono uccisi. Promessa autentica per Lui vincolante, presente nella Torâh, nel Vangelo e nel Corano. Chi, più di Allah, rispetta i patti? Rallegratevi del baratto che avete fatto. Questo è il successo più grande» (Sura 9, 111);
– «La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra: ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; nell’altra vita avranno castigo immenso» (Sura 5, 33);
– «Combatti dunque per la causa di Allah – sei responsabile solo di te stesso – e incoraggia i credenti. Forse Allah fermerà l’acrimonia dei miscredenti. Allah è più temibile nella Sua acrimonia, è più temibile nel Suo castigo» (Sura 4,84). «Combatti», arabo «katel», radice della parola «uccidere, assassinare, trucidare »;
– «In verità Allah ama coloro che combattono per la Sua causa in ranghi serrati come fossero un solido edificio» (Sura 61,4);
– «Combattete per la causa di Allah contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi, che Allah non ama coloro che eccedono» (Sura 2,190);
– «Vi è stato ordinato di combattere, anche se non lo gradite. Ebbene, è possibile che abbiate avversione per qualcosa che invece è un bene per voi, e può darsi che amiate una cosa, che invece vi è nociva. Allah sa e voi non sapete» (2, 216);
– «Ti chiedono del combattimento nel mese sacro. Dì: “Combattere in questo tempo è un grande peccato, ma più grave è frapporre ostacoli sul sentiero di Allah e distogliere da Lui e dalla Santa Moschea. Ma, di fronte ad Allah, peggio ancora è scacciarne gli abitanti. La sovversione è peggiore dell’omicidio» (Sura 2, 217);
– «Non hai visto coloro ai quali fu detto: “Cessate il combattimento, eseguite la preghiera e pagate la decima”? Quando fu loro ordinato di combattere, ecco che una parte di loro temendo gli uomini quanto temono Allah o ancor di più, dissero: “0 Signor nostro, perché ci hai ordinato il combattimento? Se potessi rinviarci il termine!” Di’ loro: “Il godimento di questo mondo ha poco valore, mentre l’Altra vita è migliore per chi è timorato [di Allah], Lì non subirete la minima ingiustizia”» (Sura 4,77);
– «Combattano dunque sul sentiero di Allah, coloro che barattano la vita terrena con l’altra. A chi combatte per la causa di Allah, sia ucciso o vittorioso, daremo presto ricompensa immensa» (Sura 4,74);
– «Coloro che credono combattono per la causa di Allah, mentre i miscredenti combattono per la causa degli idoli. Combattete gli alleati di Satana. Deboli sono le astuzie di Satana» (Sura 4,76);
– «Non combatterete contro gente che ha violato i giuramenti e cercato di scacciare il Messaggero? Sono loro che vi hanno attaccato per primi. Li temerete? Allah ha ben più diritto di essere temuto, se siete credenti. Combatteteli finché Allah li castighi per mano vostra, li copra di ignominia, vi dia la vittoria su di loro, guarisca i petti dei credenti». (Sura 9,13-14);
«Presso Allah il computo dei mesi è di dodici mesi [lunari] nel Suo Libro, sin dal giorno in cui creò i cieli e la terra. Quattro di loro sono sacri. Questa è la religione retta. In questi mesi non opprimete voi stessi, ma combattete tutti assieme i politeisti, come essi vi combattono tutti assieme. Sappiate che Allah è con coloro che [Lo] temono» (Sura 9,36);
– «Leggeri o pesanti, lanciatevi nella missione e lottate con i vostri beni e le vostre vite. Questo è meglio per voi, se lo sapeste!» (Sura 9,41);
– «0 voi che credete, combattete i miscredenti che vi stanno attorno, che trovino durezza in voi. Sappiate che Allah è con i timorati». (Sura 9, 123);
– «Quando [in combattimento] incontrate i miscredenti, colpiteli al collo finché non li abbiate soggiogati, poi legateli strettamente. In seguito liberateli graziosamente o in cambio di un riscatto, finché la guerra non abbia fine. Questo è [l’ordine di Allah], Se Allah avesse voluto, li avrebbe sconfitti, ma ha voluto mettervi alla prova, gli uni contro gli altri. E farà sì che non vadano perdute le opere di coloro che saranno stati uccisi sulla via di Allah» (Sura 47,4);
– «Uccideteli ovunque li incontriate, e scacciateli da dove vi hanno scacciati: la persecuzione è peggiore dell’omicidio. Ma non attaccateli vicino alla Santa Moschea, fino a che essi non vi abbiano aggredito. Se vi assalgono, uccideteli. Questa è la ricompensa dei miscredenti» (Sura 2, 191);
– «Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso» (Sura 9, 5). Di questa “decima” e del suo significato ve ne ho già parlato in passato;
– «Profeta, incita i credenti alla lotta. Venti di voi, pazienti, ne domineranno duecento e cento di voi avranno il sopravvento su mille miscredenti» (Sura 8, 65);
– «[Gli ipocriti e i miscredenti] Maledetti! Ovunque li si troverà saranno presi e messi a morte» (Sura 33, 61);
– «Quando incontrate gli infedeli, uccideteli con grande spargimento di sangue e stringete forte le catene dei prigionieri» (Sura 47, 4);
– «Preparate, contro di loro, tutte le forze che potrete [raccogliere] e i cavalli addestrati, per terrorizzare il nemico di Allah e il vostro e altri ancora che voi non conoscete, ma che Allah conosce. Tutto quello che spenderete per la causa di Allah vi sarà restituito e non sarete danneggiati» (Sura 8, 60);
– «Combatteteli finché non ci sia più persecuzione e il culto sia [reso solo] ad Allah. Se desistono, non ci sia ostilità, a parte contro coloro che prevaricano» (Sura 2, 193);
– «Mese sacro per mese sacro e per ogni cosa proibita un contrappasso. Aggredite coloro che vi aggrediscono. Temete Allah e sappiate che Allah è con coloro che Lo temono» (Sura 2, 194);
– «E non chiamare morti coloro che sono stati uccisi sulla via di Dio, anzi, vivi sono, nutriti di Grazia presso il Signore!» (Sura 3, 169).
E così via.