+ Valorosi soldati di Gesù Cristo, accogliete oggi l'omaggio della nostra venerazione. Tutta la Chiesa di Dio onora la vostra memoria; ma la vostra gloria è più grande in cielo. Arruolati in una milizia terrena, voi eravate prima di tutto soldati del Re del cielo. Anche noi siamo soldati e marciamo alla conquista d'un regno che dipenderà dal nostro coraggio. Numerosi e temibili sono i nemici; ma come voi potremo vincerli, se saremo fedeli ad usare le armi che il Signore ci ha messo in mano. La fede nella parola di Dio, la speranza nel suo soccorso, l'umiltà e la prudenza ci assicureranno la vittoria. Guardateci da ogni patto coi nostri nemici, che, se volessimo servire due padroni, sarebbe certa la nostra disfatta. Durante questi quaranta giorni noi dovremo ritemprare le armi, sanare le nostre ferite, rinnovare i nostri impegni; venite in nostro soccorso e vegliate, affinché mai deviarne dai vostri insegnamenti. Anche noi attendiamo una corona; più facile a conquistare che la vostra, potrebbe però sfuggirci, se ci lasciamo intiepidire nel sentimento della nostra vocazione. Ahimé! più d'una volta fummo sul punto di rinunciare alla vita eterna; oggi vogliamo fare tutto il possibile per assicurarcela. Siete nostri fratelli d'armi; è coinvolta la gloria del nostro comune Sovrano; affrettatevi, o santi Martiri, a venire in nostro aiuto. Così sia. + [Preghiera di dom Prosper Guéranger].
[10 marzo, Santi Quaranta Martiri. Presso Sebaste, in Armenia, il natale di quaranta santi soldati di Cappadocia, i quali, al tempo dell’imperatore Licinio, sotto il Preside Agricolao, dopo ceppi ed orride carceri, dopo avere avuto la faccia percossa con sassi, nel rigidissimo inverno furono obbligati a passare nudi la notte a cielo scoperto in uno stagno gelato, dove i loro corpi gelati scoppiavano, e finalmente collo spezzamento delle gambe compirono il martirio. Fra essi i più illustri furono Cirione e Candido. Di tutti San Basilio ed altri Padri cogli scritti celebrarono le splendide glorie. La loro festa però si celebra nel giorno seguente. Dal Martirologio Romano].