Accecamento spirituale non è altro se non una certa stupidità, o, diremo, abbrutimento dello spirito, che impedisce di scorgere e gustare le cose divine. L’accecamento spirituale è proprio dell’intelletto, l’indurimento, della volontà: l’uno e l’altro sono un peccato, castigo del peccato, e un principio di peccato. «L’accecamento spirituale, che solo Dio può guarire, perché Egli solo è la vera luce, è un peccato, scrive sant’Agostino, per il quale si cessa di credere in Dio; è castigo del peccato, perché punisce il cuore superbo tirandogli contro il giusto sdegno ed odio di Dio; è causa di peccato, quando il cuore ingannato dalla passione viene a commettere qualche cosa di male» - Caecitas, quam solus removet illuminator Deus, et peccatum est quo in Deum non creditur, et poena peccati, qua cor superbum digna animadversione punitur, et causa peccati, cum aliquid mali, coeci cordis errore committitur. Così i Giudei, accecati dall’errore e dall’indurimento del cuore, perseguitarono Gesù Cristo e lo misero a morte.
L’accecamento spirituale è un delitto. Chi è cieco dello spirito si fa un dio della sua passione nella quale pone il suo fine ultimo... Miserabile! egli non ha la fede... L’accecamento spirituale è il principio d’innumerevoli colpe; ora, non si deve chiamare un delitto, un male gravissimo in se stesso, quello che dà origine a molti peccati, bene spesso gravi? Quest’accecamento proviene dalla volontà indurita nel male, e mena seco per conseguenza il non vedere, né sentire, né temere più nulla; non si pratica più la virtù, si cade anzi nell’indifferenza, nell’incredulità, nell’empietà... «Come il cieco corporale, dice sant’Agostino, non vede la luce del sole, ancorché l’investa coi luminosi suoi raggi; così il cieco spirituale non comprende la luce di Dio» - Sicut sol a coecis, quamvis eos suis radiis vestiat; sic a stultitiae tenebris lumen Dei non comprehenditur. Lo stolido non apprende le opere meravigliose del Creatore, canta il Salmista, e l’insensato non le intende — Vir insipiens non cognoscet et stultus non intelliget haec (Psalm. XCI,6). Ma chi non chiamerà un delitto enorme questa follia volontaria? Gesù Cristo, il Vangelo, la Chiesa, i dogmi, la morale, i Sacramenti, la grazia, la santità, i novissimi non sono che tenebre pel cieco dello spirito: ora nessuno oserà scusare da colpa chi non vede o non intende tali fatti e verità, così necessarie alla salvezza e la cui esistenza riposa su dimostrazioni innegabili. Ai ciechi spirituali le cose della Religione sono come caratteri d’un libro sigillato, dice Isaia - Et erit vobis visio omnium sicut verba libri signati (Is. XXIX,11).
Che cosa sia L’Accecamento spirituale. L’Accecamento spirituale è un delitto. Da I tesori di Cornelio ALapide, Commentari dell’ab. Barbier. SS n° 13, p. 8