Si chiama discente quella parte dei membri della Chiesa, che sono sudditi. Infatti la Chiesa è una società ineguale, in cui per diritto divino, alcuni sono superiori (il Papa e i Vescovi) con l’autorità d’insegnare, atri sono sudditi (tutti i fedeli) con l’obbligo di accettare l’insegnamento della fede e della morale impartito dai legittimi Pastori. In base a questo concetto il Papa e i Vescovi costituiscono la Chiesa docente, i fedeli la Chiesa discente, (che impara). Anche i sacerdoti, pur avendo cura di anime, come i parroci, appartengono alla Chiesa discente, sebbene i Vescovi si servano ordinariamente di questi nel ministero della divina parola; però, mentre i Vescovi sono maestri per diritto originario, i sacerdoti lo sono soltanto per partecipazione e per delega. Inoltre i Vescovi uniti al Papa nel loro insegnamento, godono dell’infallibilità attiva (infallibilità nell’insegnare), i fedeli invece in quanto ricevono e s’appropriano la dottrina scevra d’errore, godono di una specie di infallibilità riflessa, che in termini teologici è detta passiva (infallibilità nel credere).
Dal «Dizionario di teologia dommatica», Pietro Parente, Antonio Piolanti, Salvatore Garofalo, Editrice Studium, Roma, imprimatur 6 giugno 1952.