La Chiesa è un organismo socialmente e gerarchicamente costituito, nel quale circola la vita soprannaturale. Come un membro può partecipare alla vita dell’organismo in modo perfetto, oppure può essere colpito da paralisi o anche può venire espulso (avulso) dall’organismo stesso, così gli uomini, nei loro rapporti con la Chiesa, possono trovarsi nelle seguenti diverse condizioni: 1) O sono uniti perfettamente all’organismo sia per il vincolo interno della grazia e della carità, sia per il vincolo esterno dogmatico, liturgico, gerarchico (v. Unità della Chiesa): sono i membri vivi della Chiesa, nei quali scorre piena la vita divina. 2) O, pur avendo rotto il vincolo interiore per causa del peccato, conservano tuttavia i vincoli esterni, professando la stessa fede, comunicando agli stessi Sacramenti e ubbidendo agli stessi pastori; sono le membra morte o paralizzate della Chiesa, nelle quali, come in rami secchi, non fluisce più la linfa vitale. Ma è un bene per esse il rimanere unite materialmente all’organismo perché è più facile che possano ravvivarsi e ricevere nuovamente i suoi benefici influssi. 3) O, avendo una volta aderito alla Chiesa, con l’accettazione almeno esterna di tutti i vincoli giuridici (tutti inclusi nella recezione del Battesimo), in seguito li hanno pubblicamente respinti: tali sono gli eretici, che pertinacemente negano qualche verità da credersi di fede divina cattolica o che di essa nutrono dubbi; gli apostati, che negano in blocco tutte le verità della fede cristiana; gli scismatici, che ricusano sottomissione al Romano Pontefice e non ammettono rapporti (communio) con gli altri membri della Chiesa (C. I. C. can. 1325, § 2). Sono questi i membri separati e avulsi dall’organismo della Chiesa. 4) I catecumeni che accettano la fede cristiana e che sono disposti a ubbidire ai pastori pur appartenendo (solo) in voto alla Chiesa, giuridicamente non si possono dire membri della medesima perché privi del Battesimo che è l’atto con cui un uomo entra a far parte della società ecclesiastica (cfr. C. I. C. can. 87). Gli infedeli [che sono i non battezzati che non credono in alcun modo nel Salvatore promesso, cioè nel Messia o Cristo, come gl’idolatri, i maomettani e i giudei, ndR] non appartengono alla Chiesa se non in potenza.
dal Dizionario di teologia dommatica, Piolanti, Parente, Garofalo - pace all’anima loro! - Studium, Roma, 1952.
[Sbaglia certamente chi non considera i due aspetti della Chiesa: Corpo mistico e Collettivo umano (= vita sociale ed esterna). Un soggetto, difatti, può aver perso l’abito della fede (= peccato formale contro la fede, anche se occulto) e, dunque, per il fatto stesso cessa di far parte del Corpo mistico. Tuttavia può essere ancora membro della Chiesa quanto alla sua vita sociale ed esterna (Collettivo umano) in quanto non è ancora stato dichiarato formalmente eretico dalla Chiesa e dalla stessa scomunicato, ndR].