Dal latino circumcidere, ossia tagliare intorno: è il rito ebraico che consisteva nel taglio della membrana del prepuzio nei maschi. Molti popoli dell’antichità lo conoscevano già prima d’Israele (per esempio l’Egitto), ma quando Dio prescrisse nel Vecchio Testamento questa pratica ad Abramo ed ai suoi discendenti ne fece un segno del patto religioso che legava a lui il Patriarca e gli eredi della sua promessa. La solennità e la precisione del racconto sacro (Genesi, 17) manifestano l’importanza della cerimonia. Dio appare ad Abramo novantenne, gli rivela il suo nome - « l’Onnipotente » - e muta il nome al patriarca - da Abramo in Abrahamo - e a sua moglie - da Sarai in Sara - per indicare che sta per cominciare per essi una nuova vita. Dopo aver richiesto al Patriarca l’impegno di una vita perfetta e la completa adesione a Lui, Dio stabilisce un patto con Abramo ed i suoi discendenti nel quale Abramo si obbliga a prestare a Dio culto esclusivo, ad essere fedele nel suo servizio e a portare nella carne il segno del patto: la circoncisione, mentre Dio si impegna a proteggere il Patriarca, a dargli tuia numerosa discendenza, a riservargli la benedizione messianica (v. Messia) e a dargli in possesso la terra di Canaan (la Palestina). Abramo diventa, così, «l’amico» di Dio. Questa amicizia mira a ristabilire la comunione dell’uomo con Dio infranta dalla colpa di Adamo, è un ritorno alla grazia che importa la remissione del peccato originale. La circoncisione ebbe, dunque, nell’antica economia religiosa, effetto analogo a quello del Battesimo nell’economia instaurata da Cristo. L’efficacia non competeva al rito in quanto azione materiale ma per la sua funzione simbolica; perciò già nell’antica legge si insisteva sulla «circoncisione del cuore», cioè sulla purezza delle intenzioni e la docilità ai voleri di Dio (Deuteronomio, 10, 16; 30, 6). La circoncisione era praticata sul bambino subito dopo la nascita - otto giorni dopo, secondo l’uso - e in quella circostanza si imponeva anche il nome (Luca, 2, 21). Perché un ebreo potesse partecipare alla benedizione e alle promesse fatte ad Abramo, non era sufficiente la discendenza carnale dal Patriarca ma era necessaria la circoncisione con i relativi impegni morali. [Gli attuali discendenti nella fede di Abramo - i Cristiani (cf. Gv., VIII ed altrove) - hanno il Sacramento del Battesimo, di cui si è già parlato sul nostro settimanale, ndR].
dal Dizionario di teologia dommatica, Piolanti, Parente, Garofalo - pace all’anima loro! - Studium, Roma, 1952.