• Esorcismo, o scongiuro, è un rito compiuto da una persona legittimamente deputata allo scopo di espellere i demoni, specialmente dagli energumeni (vedere questa voce). L’impero sui demoni fu direttamente conferito da Cristo agli Apostoli ed ai discepoli e nella Chiesa nascente si hanno numerose testimonianze sulla prassi degli esorcismi, anzi alla metà del III secolo si trova già stabilito l’ufficio di esorcista (Esorcistato). Nella disciplina vigente soltanto al Sacerdote è permesso di compiere gli esorcismi secondo le formole del Rituale Romano e dietro autorizzazione esplicita del Vescovo. Nella liturgia inoltre l’esorcismo è molto frequente, per esempio nelle cerimonie del Battesimo, nella benedizione dell’acqua santa, eccetera. Si suppone che le persone e gli elementi siano infestati dagli spiriti maligni che cercano di impedire il fruttuoso uso delle cose sante.
• Esorcistato - colui che fa scongiuri - è il terzo, in ordine ascendente, dei quattro ordini minori (vedi Ordine). L’ufficio proprio di questo Ordine è d’imporre le mani sopra gli ossessi sia battezzati sia catecumeni e di recitare delle preghiere allo scopo di espellere i demoni dal corpo. Nei primi tempi quest’ufficio non costituiva un grado ecclesiastico, ma era un dono gratuito (carisma) concesso dallo Spirito Santo anche ai laici; solamente nel sec. III (ossia quando la Chiesa ha ritenuto cosa opportuna, ndR) assurse alla dignità di Ordine minore. Nell’attuale disciplina gli esorcismi sono riservati ai Sacerdoti che li praticano con prudenza e dietro autorizzazione del Vescovo.
Per approfondimenti rimandiamo gli stimati Lettori all’articolo: «L’esorcismo e gli esorcisti, da “Racconti miracolosi”» pubblicato sul numero 127 di Sursum Corda del 26 agosto 2018.
dal Dizionario di teologia dommatica, Piolanti, Parente, Garofalo - pace all’anima loro! - Studium, Roma, 1952.