Setta religiosa fondata da un mercante di Lione, Pietro di Waud (lat. Valdus, donde la denominazione). Impressionato dall’improvvisa morte d’un amico nel 1176 questo ricco mercante abbandonò la vita mondana, distribuì le sue ricchezze ai poveri e si diede alla vita evangelica predicando Cristo e la povertà. Prima i Vescovi, poi la Santa Sede si preoccuparono di questo movimento accompagnato da un senso di ribellione alla Chiesa ufficiale. Nel 1184 i Valdesi furono scomunicati, ma non si arresero e continuarono a diffondersi anche in Italia, specialmente nel Piemonte e nella Lombardia. Presto si rivelò la loro dottrina avversa alla gerarchia, ai Sacramenti, al culto cattolico: la Sacra Scrittura era l’oggetto del loro studio particolare. All’avvento della riforma luterana i Valdesi aderirono alla nuova eresia, per cui si esposero a un’aspra punizione durante la Controriforma, specialmente nelle regioni montuose del Piemonte. I Valdesi di oggi seguono in gran parte il Calvinismo. [In epoca recente i Valdesi consideravano San Giovanni Bosco un acerrimo nemico, motivo per cui tentarono di ucciderlo, senza successo, in varie occasioni. Gli spararono, lo bastonarono, cercarono di avvelenarlo, di accoltellarlo, ndR].