In senso proprio è il sistema dottrinale di San Tommaso d’Aquino; in senso più largo comprende le interpretazioni del pensiero di San Tommaso nel campo filosofico e teologico. Non essendo possibile dare, sia pure in breve, una sintesi del Tomismo, accenniamo solo ad alcuni suoi caratteri fondamentali: 1) Realismo moderato proprio della filosofia greca per la trafila di Aristotile; primato dell’essere sussistente e assoluto in Dio, analogamente partecipato in vari gradi nelle creature, in cui si distingue realmente dalla essenza; 2) Sano dualismo: Dio realmente distinto dal mondo, ma anche immanente in esso con la Sua presenza e con la Sua potenza, che conserva l’essere e muove la natura creata all’azione. L’ente creato è una sintesi di atto e di potenza, che tende ad attuarsi sempre più sotto l’influsso delle cause. Il mondo materiale è materia e forma (ilemorfismo), l’uomo anima e corpo, che però sono uniti sostanzialmente in un solo ente. Questa composizione è applicata anche all’ordine soprannaturale nei Sacramenti, cause strumentali della grazia. Così pure la natura si distingue realmente dalla persona, che si costruisce in forza dell’essere proprio sostanziale (feconda applicazione ai misteri della Trinità e dell’Unione ipostatica). Finalmente distinzione reale tra sostanza e accidenti (applicazione al mistero della Eucaristia); 3) Intellettualismo: primato dell’intelletto sulla volontà e sul sentimento; larga funzione della ragione in Teologia, subordinatamente però alla Rivelazione e alla fede. Visione razionale del mondo e delle sue leggi : armonia tra leggi dell’essere e leggi del pensiero. Oggettività della nostra cognizione nella luce dell’essere; 4) Netta distinzione tra ordine naturale e ordine soprannaturale; l’uno è elevato all’altro per via di potenza obbedienziale (si elimina Panteismo e falso Misticismo).