Sistema eretico di Calvino (Giovanni Chauvin) nato a Noyon, in Francia (1509) e vissuto in gran parte a Ginevra nella Svizzera, dove esercitò strapotente influsso anche sull’autorità civile. La Svizzera era già sconvolta dalle idee religiose di Zwingli, contemporaneo di Lutero, con cui era d’accordo su vari punti fondamentali della Riforma, sebbene fosse in genere più moderato di lui. Calvino prese dall’uno e dall’altro, ma vi aggiunse princìpi personali. 1) Adottò i concetti luterani intorno al libero esame (interpretazione individuale della S. Scrittura), al peccato originale e rispettive conseguenze, alla giustificazione estrinseca e alla sufficienza della fede senza le opere (v. Luteranesimo). 2) Di proprio ha: a) l’inammissibilità della grazia (concepita come imputazione fatta a noi della santità e dei meriti di Cristo): chi con la fiducia è giustificato in questo senso, non può più perdere tanto favore ed è certo di salvarsi (Lutero parlava solo della certezza della giustificazione, non della salute eterna); b) la Predestinazione assoluta decretata da Dio per alcuni indipendentemente da qualunque merito o demerito: Dio destina secondo il suo arbitrio all’Inferno o al Paradiso e però le opere dei Predestinati alla Beatitudine, anche se cattive, sono considerate come buone da Dio, le opere dei futuri dannati invece sono cattive in tutti i sensi. Inoltre egli si distacca da Lutero perché vuole una Chiesa fortemente organizzata, che s’imponga anche allo Stato. La Chiesa di Calvino è quella dei Predestinati alla vita eterna e cioè dei fedeli aderenti a Cristo con la fede: è per sé invisibile, ma è visibile nel ministero dei Pastori. Ammette due soli Sacramenti: il Battesimo e la Cena e quanto alla natura di essi si accosta più a Zwingli che a Lutero. I Sacramenti per Calvino sono segni esterni che attestano la grazia di Dio in noi e l’onore con cui noi compensiamo Dio. Oscura la dottrina eucaristica interpretata poi dai Calvinisti nel senso che il fedele ricevendo pane e vino consacrati riceve da Gesù, che è in cielo, una virtù divina (negazione della Transustanziazione, della presenza reale e perfino del Simbolismo caratteristico della dottrina sacramentaria di Zwingli)... Egli segue i principi di Lutero, li redige a sistema logico, ma non nomina il suo compagno di battaglia. Il Calvinismo resta condannato insieme col Luteranesimo dal Concilio Tridentino. Studium, Roma, Imprimatur 1952.