Sistema erroneo di Baio (Michel de Bay), Professore al- l’Università di Lovanio nella seconda metà del sec. XVI. La radice di questo errore sta nella confusione (iniziata da Lutero) tra l’ordine naturale e l’ordine soprannaturale. Si può dire chee Baio è pelagiano nel Paradiso terrestre ed è luterano, in linea di massima, dopo il peccato originale. Egli ebbe una mentalità eretica, ma fortunatamente la fede sincera lo salvò facendolo sottomettere alla sentenza dell’Autorità ecclesiastica. Capisaldi del Baianismo: a) la giustizia originale ( = grazia e doni soprannaturali e preternaturali) era propria dell’uomo come parte integrante della sua natura e quindi ad essa dovuta, non gratuita; b) il peccato originale ha corrotto intrinsecamente la natura umana, indebolendone la libertà diventata schiava della concupiscenza, che è peccato per se stessa; c) pertanto l’uomo decaduto non può fare alcun bene, se non gli si restituisce la grazia, forza integrativa della natura, cui conferisce la capacità di fare atti naturalmente buoni, che per volontà di Dio sono meritevoli della vita eterna; d) la grazia non è un abito (cfr. Lutero), ma è la stessa attività buona sotto l’impulso dello Spirito Santo, la cui azione risponde a un’esigenza della natura stessa; e) l’uomo o si trova sotto il dominio della grazia e dell’amore retto, eccitato dallo Spirito Santo, e allora tutte le sue azioni sono buone e degne del Paradiso; o è dominato dalla concupiscenza e dall’amore terreno e allora tutte le sue azioni sono peccati (le opere dei pagani, privi di grazia, sono «vizi che simulano virtù»); f) è necessaria, per ogni opera buona, la grazia efficace irresistibile, che determina interiormente la volontà senza distruggerne o impedirne la libertà, perché soltanto la coazione estrinseca è contraria alla libertà, non la necessità intrinseca. In tal modo Baio, procedendo per la via del pessimismo, preludeva al Giansenismo. Papa san Pio V condannò (nel. 1567) 79 proposizioni estratte dagli scritti di Baio, il quale si sottomise, pur continuando poi a riguardare con nostalgia i suoi principi e discutendo sfavorevolmente dell’infallibilità pontificia. V. DB, 1001-1080. Le correnti dell’immanentismo religioso moderno si ricollegano per tanti versi al Baianismo. Studium, Roma, Imprimatur 1952.