Sono una setta protestante fondata da W. Miller, americano, al principio dell’800. Si chiamarono Avventisti perché credevano in un prossimo avvento o ritorno di Cristo sulla terra; il Miller, interpretando Daniele e l’Apocalisse a modo suo, credette di poter fissare la data dell’avvento di Gesù prima il 22 marzo, poi il 22 ottobre 1844. Non essendosi verificata la profezia, i numerosi seguaci si divisero in varie sette, tra cui prevalse quella degli Avventisti del settimo giorno (difensori della domenica) capitanati da R. Creston e poi a Washington da J. White e dalla moglie Ellen, che si spacciò profetessa. Dall’America questa setta si diffuse in Inghilterra e in Germania. Le dottrine degli Avventisti sono un ibrido miscuglio di cattolicismo, giudaismo e protestantesimo: ritengono unica norma di fede la Bibbia con preferenza per i libri escatologici; attribuiscono un corpo a Dio e venerano Cristo come Figlio di Dio, tutto amore per gli uomini, per cui ha dato il sangue. (...) Non esiste inferno, ma alla fine del mondo i reprobi verranno annientati; dopo il giudizio finale, avrà inizio il regno millenario di Cristo fiancheggiato da 144.000 Avventisti del settimo giorno. Gli Avventisti sono vegetariani e astemi. Studium, Roma, Imprimatur 1952.