Sei grandi Messaggi e richiami della Madonna all’umanità nell’ultimo nostro secolo: dalla Manifestazione della «Medaglia Miracolosa» (Parigi 1830) all’Apparizione ad Alfonso Ratisbonne a Roma (1842) e alle successive Apparizioni, de La Salette (1846), di Lourdes (1858), Fatima (1917) e Banneux (1933). Si tralasciano varie altre Apparizioni o per la loro minore importanza e risonanza, come quelle di Pontmain in Francia nel 1871, e di Beauraing nel Belgio, 1932-33, o perché non approvate dalla Chiesa (numerose altre Apparizioni: Pellevoisin in Francia, 1876; Knock in Irlanda, 1879; Heede in Germania, 1937; Roma, Tre Fontane, 1947; Lipa nelle Filippine, 1948; ecc.). Ma si aggiunge in fine, per la sua attualità, il recentissimo, muto e tanto eloquente richiamo della «Madonnina delle Lagrime» di Siracusa (1953, approvato). In appendice poi, tra queste grandi manifestazioni, quasi esempio di fedele interprete e modello della nostra corrispondenza ai desideri della Vergine, è inserita la figura e l’opera del moderno apostolo dell’Immacolata, P. Massimiliano M. Kolbe (1894-1941). Mancava ed era desiderata in Italia una pubblicazione d’insieme sull’ argomento.
La nuova descrizione, semplice e accurata, offerta in queste pagine, di quei celesti richiami nella loro varietà e insieme convergenza essenziale, vuol essere un aiuto per i fedeli a rileggere e meditare, e soprattutto a praticare quanto la Madre celeste maternamente richiede da noi. Rileggere questi celebri Messaggi, particolarmente nella celebrazione dell’Anno Mariano e mentre la stessa Vergine non cessa di ripeterli in nuove forme e con nuovi interventi, che manifestano come l’umanità è ancora troppo lontana dalle vie del Cielo, è utile e doveroso, salutare per tutti. Un dovere anche diffonderli largamente per attrarre al pensiero, alle grazie e ai desideri di Maria tante anime fuorviate e lontane, in ogni ambiente della nostra società. Nelle incertezze dell’ora che volge, dopo la grande strage dell’ultima inutile guerra e nell’attesa del promesso trionfo del Cuore Immacolato di Maria sulla cattiveria umana, i Compilatori di queste pagine vogliono apostolicamente richiamare il nostro pensiero, la nostra fiducia e il nostro impegno ai sempre vivi e urgenti desideri, richieste e promesse di salvezza della divina Madre di Cristo e Mediatrice dell’umanità, la Vergine Santissima Immacolata. Sia anche questo un piccolo omaggio dei Compilatori e dell’Editore a Maria Immacolata nell’anno centenario della proclamazione dogmatica del suo Bel Privilegio. Roma, 31 Maggio 1954. P. L. Di Fonzo, O.F.M.Conv. Direttore Gen. M.I.
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF del libro cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
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