La benemerita Associazione Cardinal Ferrari ha invitato i suoi amici a scrivere sopra il tema: «I cattolici nella vita moderna — (Doveri dinanzi a Cristo, alla Chiesa, alla Società nell’ora presente)». Questo libretto risponde a tale invito. A dire il vero, una esposizione completa e un po’ minuziosa di quel tema importerebbe uno sviluppo grandissimo, che certamente sorpasserebbe le intenzioni di chi lo ha proposto. Specialmente se si volessero esporre ed esaminare a fondo le questioni che la vita moderna ha creato, o che ha sviluppato e trasformato in confronto del loro aspetto in altri tempi. Ma ciò nel presente scritto non si fa. Esso non è una trattazione profonda dell’argomento, ma una semplice esposizione dei doveri dei cattolici, fatta in modo sommario, senza eccessivi sviluppi né sottili discussioni. È un lavoro modesto che non richiede speciale cultura; è una umile cosa scritta per gli umili. Poiché l’argomento è l’esame dei doveri dei cattolici nella vita moderna, non si creda che vi si tratti soltanto dei doveri nuovi, creati dalla vita di oggi. Invero questi non hanno cancellato gli altri, ma vi si sono aggiunti: è perciò naturale che qui siano ricordati anche i vecchi doveri, che pure continuano a essere doveri attuali, giacche le leggi di Dio sono eterne. I nuovi doveri non possono rinnegare gli antichi, e neanche farli dimenticare o ignorare; essi si intrecciano su questi, e anzi vi si innestano. Il presente libretto non è dunque un libro di novità; è piuttosto una esposizione degli aspetti che prendono i doveri del cattolico, validi per tutte le epoche, in questa nostra epoca in cui la vita ha il suo colore speciale e presenta situazioni in parte diverse da quelle di altri tempi. Siccome per il cattolico i doveri sono sacri, non sia discaro ai lettori di sentirseli ricordare, giacche il cattolico vuol vivere la vita buona che lo conduca alla sua meta, Dio. Legga egli dunque volentieri queste pagine che gli mostrano i suoi doveri, giacche la vita buona sta appunto in questo; nel compiere il dovere. Prof. Rodolfo Bettazzi (imprimatur 1939)
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF del libro cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
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