Dal libro: «L’inferno è dogma o favola?» - Sottotitolo: Se esiste. Che cos’è. Come possiamo evitarlo, Mons. Gaston de Ségur. Un padre di famiglia, arricchitosi con traffici illeciti, si era ammalato gravemente. Egli sapeva che la cancrena era già iniziata alle sue piaghe e nondimeno non voleva decidersi a restituire il maltolto. «Se io restituisco - diceva - cosa diventeranno i miei figli?». Il suo curato, un uomo di spirito, per salvare questa povera anima mette in atto un curioso stratagemma. Egli gli dice che, affinché possa guarire, «può suggerirgli un rimedio estremamente semplice, ma caro, molto caro». «Dovessi infatti sborsare anche mille, duemila o diecimila franchi, che importa! - Risponde prontamente il vecchio -; e in cosa consiste questo rimedio?». «Esso consiste nelfar colare, sulla zona cancrenosa delle piaghe, il grasso di una persona vivente. Non sarà necessario molto tempo: se voi trovate qualcuno che per diecimila franchi voglia lasciarsi bruciare la mano per meno di un quarto d’ora, questo sarà possibile». «Ahimè! Dice il poverouomo sospirando, io credo di non trovare nessuno che lo voglia fare». «Ecco un metodo, dice il curato tranquillamente: fate venire qui il vostro figlio primogenito, egli vi ama, deve essere il vostro erede! E ditegli: “Mio caro figlio, tu puoi salvare la vita al tuo vecchio padre se acconsenti a lasciarti bruciare una mano solo per meno di un quarto d’ora”. Se egli rifiuta, fate la proposta al secondo, impegnandovi a lasciarlo erede al posto del fratello primogenito. Se anch’egli rifiuta, sicuramente il terzo accetterà». La proposta così fu fatta ai tre fratelli che, uno dopo l’altro, rifiutarono con orrore.Allora il padre disse loro: «E che, per salvarmi la vita, un momento di dolorevi spaventa? Ed io per procurarvi l’agiatezza dovrei bruciare eternamente nell’inferno? In verità sarei un folle». E si convinse così a restituire tutto ciò che doveva, senza aver pensiero di cosa sarebbe accaduto ai suoi figli. Egli ebbe certamente ragione, così come i suoi figli. Lasciarsi bruciare una mano, per nemmeno un quarto d’ora, fosse anche per salvare la vita al padre, è un sacrificio troppo superiore delle forze umane. E questo, come già detto, che cos’è a paragone delle anime che bruciano nel fuoco dell’inferno? [Tratto da «L’inferno è dogma o favola?», ISBN: 978-88-900747-4-5, Mons. de Ségur].
La vicenda dell'usuraio moribondo con tre figli
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- Categoria: Centro Studi Vincenzo Ludovico Gotti