+ O glorioso Vescovo Niceforo che, sempre ardente del desiderio di accrescere la gloria di Dio e della sua sposa la Chiesa, instancabilmente attendeste alla santificazione dell'anima vostra ed alla edificazione delle altrui, coll'esercizio continuo dell'orazione, della carità, della penitenza e di tutte le cristiane virtù; quindi, divenuto nella Chiesa un vero modello di santità, diveniste finalmente nel cielo protettore di tutti quelli che a voi ricorrono fiducialmente, gettate benigno uno sguardo sopra di noi che invochiamo la potenza del vostro patrocinio. Accrescete in noi quella soda pietà che forma il vero carattere dei figliuoli di Dio, fate che a vostra imitazione noi viviamo come servi fedeli aspettando coi lombi precinti e colle mani munite di fiaccole ardenti, cioè con una vita penitente ed edificante l'arrivo dell'eterno Padrone, affinché trovandoci sempre disposti alla partenza da questo esiglio, meritiamo di essere con voi introdotti in quei tabernacoli eterni ove solo ci sarà dato di vedere ciò che adesso crediamo, di ottenere ciò che adesso speriamo, di godere ciò che adesso amiamo. Pater..., Ave..., Gloria... Così sia. +
[13 marzo, San Niceforo, Vescovo. A Costantinopoli la Traslazione di San Niceforo, Vescovo della stessa città e Confessore, il cui corpo da Marmara, isola della Propontide, dove egli esule pel culto delle sante immagini era morto il due Giugno, fu riportato a Costantinopoli, e dal santo Vescovo di quella città Metodio fu onorevolmente seppellito nella Chiesa dei santi Apostoli, lo stesso giorno in cui il medesimo Niceforo era stato deportato in esilio. Dal Martirologio Romano].