+ O glorioso martire San Foca illustre figlio di Antiochia, stendi benevolmente su di me l’ombra del Tuo patrocinio mentre a te tutto mi affido e difendimi da tutti i pericoli, dai quali ora più che mai, sono minacciato. Tu che spregiasti eroicamente le crudeltà dei tiranni e gettato in una fossa di serpi velenosi, ne uscisti incolume e vittorioso col serpe attorcigliato al braccio in segno di trofeo cantando le Glorie del Signore, abbatti ora il dragone infernale e rendimi salvo. Deh! Sorridi o grande Protettore all’umile Tuo servo e mostrati luce che ne rischiari l’intelletto, fiamma che ne riscaldi il cuore, guida sicura in questo mare tempestoso della vita affinché possa, Te Duce, combattere e vincere per conseguire un giorno il premio eterno. Così sia. +
[5 marzo, San Foca Martire. In Antiochia il natale di san Foca Martire. Dopo molte ingiurie sofferte per il nome del Redentore, trionfò felicemente dell’antico serpente. Ciò è confermato ancora oggi ai popoli con questo miracolo, che, se alcuno è morso da un serpente, appena tocca con fede la porta della Basilica del Martire, subito, resa vana la forza del veleno, viene risanato. Dal Martirologio Romano].