+ O gloriosa Sant’Agata, che per non tradire la fede giurata a Gesù, generosamente sprezzaste tutte le offerte del governatore Quinziano, quando vi cercò in sposa e protestaste con coraggio di voler subire tutti i supplizi anziché rinnegare la vostra fede, fate che l’interesse ed il rispetto umano non ci portino a violare i nostri santi propositi. Voi che sapeste serbarvi immacolata in mezzo alle tentazioni più pericolose e violente, otteneteci dal Signore la grazia di resistere sempre coraggiosamente agli assalti del demonio e fate che ci gloriamo sempre di essere seguaci del Crocifisso, disposti a soffrire anche la morte piuttosto che offenderlo menomamente. Così sia. +
[5 febbraio, Sant’Agata Vergine e Martire. A Catania, in Sicilia, il natale di Sant’Agata, Vergine e Martire, che, al tempo dell’imperatore Decio, sotto il Giudice Quinziano, dopo gli schiaffi e il carcere, dopo l’eculeo e la distorsioni di membra, dopo il taglio delle mammelle, dopo essere stata volto lata sopra cocci e brage, finalmente, in prigione, pregando Iddio, finì la vita. Dal Martirologio Romano].