+ Per quella vivissima consolazione che voi, o glorioso Sant’Agostino, arrecaste a Santa Monica vostra madre e a tutta quanta la Chiesa, allorquando animato dall’esempio del romano Vittorino e dai discorsi ora pubblici, ora privati del gran Vescovo di Milano, Sant’Ambrogio, e di San Simpliciano e di Alipio, risolveste finalmente di convertirvi, ottenete a noi tutti la grazia di approfittare continuamente degli esempi e dei consigli dei virtuosi, onde arrecare al cielo tanto di gioia colla nostra vita avvenire, quanto di tristezza abbiamo cagionato coi tanti mancamenti della nostra vita passata. Così sia. +
[28 agosto, Sant’Agostino, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa (Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430). A Ippona, in Africa, il natale di Sant’Agostino Vescovo, Confessore e Dottore esimio della Chiesa, il quale, convertito alla fede cattolica e battezzato per opera del beato Vescovo Ambrogio, la difese propugnatore acerrimo contro i Manichei ed altri eretici, e dopo aver sostenuto molte altre fatiche per la Chiesa di Dio, passò al cielo per il premio. Le sue reliquie, prima trasportate dalla sua città in Sardegna per paura dei barbari, e poi da Liutprando, Re dei Longobardi, trasferite a Pavia, ivi furono onorevolmente riposte. Dal Martirologio Romano].