+ Tu hai lasciato tutto, o Alessio, per seguire Cristo, per diventare amico di Dio. Hai voluto passare per folle agli occhi dei sapienti di questo mondo. Fa' che anche noi sappiamo ispirarci alla tua abnegazione, e raggiungere l'ardore della tua carità. Insegna agli sposi la mutua fedeltà, anche nelle separazioni più dolorose. Insegna ai genitori a rispettare sempre la volontà di Dio sui loro figli. Insegna ai religiosi la pratica della povertà, il desiderio delle umiliazioni per la maggior gloria di Dio. Proteggi quella città di Roma che fu la tua patria, e che ti circonda di maggiori onori di quanto avrebbe fatto se tu non avessi avuto altra ambizione che quella di continuare fra le sue mura le tradizioni dei tuoi nobili antenati. E possa il popolo cristiano, alla luce del tuo eroico disprezzo per i beni di questo mondo, resistere alla sete delle ricchezze che corrompe la nostra civiltà e seguirti per l'angusto sentiero del distacco fino alla casa del Padre celeste. Così sia. +
[17 luglio, Sant’Alessio, Confessore (Roma, IV secolo – Roma, 412). A Roma Sant’Alessio Confessore, figlio del Senatore Eufemiano. Egli, nella prima notte delle nozze, partito di casa lasciando intatta la sposa, e, dopo lunga peregrinazione, tornato a Roma, con nuova arte deludendo il mondo, rimase incognito per diciassette anni nella casa patema, alloggiatovi come povero; ma dopo la morte, riconosciuto per una voce che si udì nelle chiese di Roma e per un suo scritto, al tempo del Papa Innocenzo primo, fu con sommo onore trasferito alla chiesa di San Bonifacio, dove rifulse per molti miracoli. Dal Martirologio Romano. Preghiera di dom Prosper Guéranger].