Preghiera al Vescovo. + Non è forse averti lodato abbastanza, o grande Pontefice, l'aver anche solo enunciato le tue opere? Possano, tali opere, trovare imitatori nel nostro tempo! poichè, la storia lo mostra chiaramente, sono i Santi della tua forza che costituiscono la grandezza e la salvezza di un'epoca. Il popolo più provato o apparentemente più abbandonato ha bisogno solo di un capo docile in tutto, docile fino all'eroismo, alle ispirazioni dello Spirito, sempre presente nella Chiesa, e quel popolo sopporterà la tempesta, e infine vincerà; mentre quando il sale della terra è scipito (Mt. 5, 13), la Società si dissolve, senza che vi sia nemmeno bisogno di un Giuliano o di un Valente per condurla alla rovina. Ottieni dunque, o Basilio, dei capi come te alla nostra società così malata; si ripeta ai giorni nostri lo stupore di Modesto; i successori dei prefetti di Valente incontrino ovunque un Vescovo a capo delle Chiese: e il loro stupore sarà per noi il segno del trionfo; poiché un Vescovo non è mai vinto, dovesse anche passare attraverso l'esilio o la morte. Così sia. +

Preghiera al Dottore della Chiesa. + Nello stesso tempo che manterrai i pastori delle Chiese all'altezza di quello stato di perfezione in cui li vuole la sacra unzione, eleva anche il gregge fino alle vie della santità che il suo cristianesimo suppone. Non solo ai monaci è stato detto: Il regno dei cieli è dentro di voi (Lc. 17, 21). Tu ci mostri (Epistola 8, 3) che questo regno dei cieli, questa beatitudine che può essere già la nostra, è la contemplazione a noi accessibile fin da quaggiù delle realtà eterne, non mediante una chiara e diretta visione, ma nello specchio di cui parla l'Apostolo. La mente non si eleva forse da se stessa verso le regioni per le quali è fatta? Se la sua riuscita è faticosa, è perché i sensi hanno prevalso contro di lei. Insegnaci a guarirla mediante la fede e l'amore. Ripeti agli uomini del nostro tempo che stessero per dimenticarlo, che la preoccupazione di avere una fede retta non è meno necessaria al fine della rettitudine della vita. Purtroppo, i tuoi figli hanno dimenticato per la maggior parte che ogni vero monaco, ogni vero cristiano, detesta l'eresia. Benedici ancor più coloro che tante prove continue non hanno potuto far cedere; moltiplica le conversioni; affretta il giorno beato in cui l'Oriente, scuotendo il duplice giogo dello scisma e dell'islamismo, riprenderà nell'unico Ovile dell'unico Pastore un posto che fu già tanto glorioso. Per noi che siamo in questo momento prostrati ai tuoi piedi, o Dottore dello Spirito Santo, difensore del Verbo consustanziale al Padre, fa' che al pari di te viviamo sempre per la gloria della SS. Trinità. Tu lo esprimevi con una meravigliosa formula: «Essere battezzati nella Trinità, credere conforme al proprio battesimo, glorificare Dio secondo la propria fede», era per te la base essenziale di ciò che deve essere il monaco; ma non è altrettanto tutto il cristiano? Fallo comprendere a tutti, e dacci la tua benedizione. Così sia. +

[14 giugno, San Basilio Magno, Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa (Cesarea in Cappadocia, 329 – Cesarea in Cappadocia, 1º gennaio 379). San Basilio, detto Magno, Confessore e Dottore della Chiesa, che si riposò nel Signore il primo Gennaio, ma si festeggia specialmente in questo giorno, in cui fu ordinato Vescovo di Ce­sarea nella Cappadocia. Dal Martiroloogio Romano. Preghiere di dom Prosper Guéranger].