+ O Anselmo, Pontefice amato da Dio e dagli uomini, la santa Chiesa, che hai servito quaggiù con tanto zelo, oggi ti rende il suo ossequio, come a uno dei suoi prelati più stimati. Imitatore della bontà del Pastore divino, nessuno ti sorpassò in dolcezza, in condiscendenza, in carità. Tu conoscevi le tue pecorelle ed esse conoscevano te; vegliando giorno e notte per far loro buona guardia, non fosti mai sorpreso dall’arrivo del lupo. Ben lungi dal fuggire al suo avvicinarsi, andasti ad affrontarlo, e nessuna violenza ebbe il potere di farti indietreggiare. Campione eroico della libertà della Chiesa, proteggila anche ai tempi nostri, nei quali ovunque è calpestata e quasi annientata. Suscita ovunque Pastori emuli della tua santa indipendenza, affinché il coraggio si rianimi nel cuore delle pecorelle, e ogni cristiano si faccia un onore di confessare che, prima di ogni altra cosa, è membro della Chiesa, e che, ai suoi occhi, gl’interessi di questa Madre delle anime sono superiori a quelli di qualsiasi società terrena. Così sia. +
[21 aprile, Sant’Anselmo, Vescovo, Confessore e Dottore (Aosta, 1033 - Canterbury 21 aprile 1109). A Canterbury, nell’Inghilterra, Sant’Anselmo Vescovo, Confessore e Dottore della Chiesa, illustre per santità e per dottrina. Dal Martirologio Romano].