+ Ammirabile San Gregorio, che, illustrato da lumi tutti celesti, e graziato di potere tutto divino, con la vostra predicazione, coi vostri scritti, colle vostre virtù e coi vostri prodigi riportaste un trionfo così compito sul regno dell’errore e del vizio che, mentre al principio del vostro episcopato non poteste contare in Neocesarea più di diciassette cristiani, al termine della vostra carriera aveste la singolare consolazione di veder guadagnate a Gesù tutte le pecore a voi affidate, non trovandovi più fra di loro che diciassette infedeli, impetrate a noi tutti la grazia di adoperarci sempre con tanto impegno alla santificazione di tutti coloro che sono da noi dipendenti, o coi quali avviene di trovarci, che possiamo prometterci in cielo quella specialissima gloria che Cristo promette a tutti coloro che, non paghi di santificare sé stessi, dilatano ancora negli altri il regno santissimo della giustizia. Così sia. +
[17 novembre, San Gregorio Taumaturgo, Vescovo e Confessore (Neocesarea del Ponto, 213 ca - 270). A Neocesarea, nel Ponto, il natale di San Gregorio, Vescovo e Confessore, illustre per dottrina e per santità, il quale a causa dei prodigi e miracoli, che con molta gloria delle Chiese operò, fu chiamato Taumaturgo. Dal Martirologio Romano].