Una delle carissime sante della Chiesa cattolica è Francesca Romana. La sua vita è piena delle più grandi meraviglie che la grazia di Gesù Cristo sa manifestare in mezzo all’umana famiglia. Ecco una di quelle meraviglie. Santa Francesca vedeva sempre al suo fianco l’angelo custode, e lo vedeva con gli occhi del corpo, lo vedeva come tutte le persone che le cadevano sotto gli sguardi. La Santa scorgeva quell’angelo tutto premuroso per salvare 1’anima di lei e per farla crescere nelle virtù più elette. L’angelo, racconta Francesca, pareva un fanciullino dai sette agli otto anni, folgorante di grazia e di bellezza, indossava un abito più bianco della neve, nel volto più vermiglio della rosa, gli occhi sempre alzati al cielo, le braccia incrocicchiate (incrociate, ndR) sul petto, i capelli ondeggianti sulle spalle e del graziosissimo colore dell’aurora. Il suo bel viso scintillava di una luce così viva che la Santa appena poteva sopportare, e la veste bianca sovente appariva o azzurra o vermiglia. Nella notte più buia Francesca non aveva bisogno di lume, poiché l’angelo illuminava la sua stanza come fosse in pienissimo giorno. Quando i demonii l’assalivano, la Santa vedeva l’angelo, suo celeste guardiano, gettare certi raggi dai suoi occhi che fortificavano l’anima di lei e cacciavano in fuga i maledetti nemici. Quando Francesca operava qualche cosa che meritava anche la più piccola riprensione, subito l’angelo si nascondeva ai suoi occhi. Allora capiva stupendamente la bella lezione, domandava perdono a Dio del piccolo fallo, Gli prometteva di non commetterlo mai più, e l’angelo ricompariva tutto sorridente...... Se mai avveniva che qualche persona, alla presenza di Francesca, avesse offeso in qualche modo il Signore, ella vedeva l’angelo coprirsi gli occhi per testificare l’orrore che sentiva per l’offesa fatta alla Divinità. Una delle verità più belle e più tenere della nostra santa religione è quella che riguarda gli angeli custodi. Il nostro buon Padre celeste, appena siamo chiamati dalla sua potenza in mezzo alla vita di questo mondo, ci mette a fianco un angelo per custodirci. Questa verità di fede viene comprovata da molte apparizioni che leggiamo nelle vite dei Santi, e specialmente in quelle di Santa Cecilia e di Santa Francesca Romana. Certi piccoli grandi pensatori del mondo nostro si fanno beffa di questa tenera credenza dell’angelo custode, e tal sia dei piccoli grandi pensatori. Noi teniamo per certissimo che siamo custoditi dai nostri angeli, e teniamo pure per certissimo che la custodia degli angeli è un’ immensa manifestazione del soprannaturale in mezzo alla natura. Ma non scattiamo, via, in riflessioni filosofiche: quel che importa considerare profondamente è, appunto, che noi non dobbiamo offendere e contristare gli occhi del nostro angelo coi peccati, e specialmente con peccati.... non avete capito? Rispettiamo ed onoriamo il nostro santo e bellissimo angelo custode con una vita piena di opere buone. (Tratto da Giacinto Belmonte cappuccino, Racconti miracolosi, 1887, con permesso dei Superiori, vol. II, pagine 531 - 533).

A cura di Carlo Di Pietro

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