San Giovanni - Patriarca della chiesa di Alessandria - ebbe il nome di elemosiniere per le straordinarie elargizioni che faceva ai poveri. Egli era nato a Cipro in una famiglia ricchissima. Ad Alessandria poi, fatto Patriarca, divenne padrone di vaste terre e beneficiario di molte entrate. Tutto il danaro di cui poteva disporre egli lo spendeva per i poverelli, proprio tutto. Conosciuto come uomo davvero caritatevole, a lui facevano ricorso con confidenza illimitata non solo i bisognosi d’Alessandria, ma moltissimi della Persia, della Siria, della Palestina e di altre regioni anche lontane. I ricchi cristiani d’Alessandria poi, pensando che il Patriarca avrebbe fatto molto meglio di loro la carità ai poveri, mandavano al suo palazzo quel che potevano dare ai poveri stessi. E così le elemosine di Giovanni erano tanto copiose e straordinarie da far strabiliare tutti. Ma quell’uomo lì non sedeva ad una mensa, se non abbondante, almeno decente per il suo grado, e non aveva un letto da Patriarca? La mensa di Giovanni era come quella del più povero degli uomini. Il letto poi era un misero pagliericcio con sopra una coperta logora. Un gentiluomo, vedendo quella coperta, ne ebbe una stretta al cuore, tanto più che il Patriarca era vecchio ed infermo. Il nobile e caritatevole gentiluomo corse in casa e spedì, tramite un suo servo, una coperta migliore - assai migliore - al palazzo patriarcale. Appena san Giovanni vide quella coperta nuova e bella fu davvero rallegrato e, senza perdere tempo, la mandò ad una povera famiglia. Egli, intanto, volle morire sul suo meschino letto ed avvolto in quella coperta logora! Ma questa carità, gridano col sangue agli occhi i moderni filantropi, è una vera pazzia. La carità - che loro riducono alla proclamata o millantata elemosina - dev’essere regolata dalla ragione; e la ragione comanda che prima pensiamo ai nostri bisogni e poi a quelli dei simili nostri. Capisco molto chiaramente le intenzioni dei filantropi, ma i figli di Gesù Cristo, nel fare del bene al prossimo, non sono semplicemente guidati dai lumi della ragione, sebbene dagli impulsi della carità: ben operano e confidano nella Divina Provvidenza. Intanto i poveri non vadano mai a picchiare alle porte dei filantropi, mai. (Tratto da Giacinto Belmonte cappuccino, Op. cit., 1887, con permesso dei Superiori, vol. II, pagine 24 e 25).
A cura di CdP
[Nell'immagine in alto una rappresentazione pittorica di Dio Padre]