Ossia senza Dio: è proprio di coloro che ignorano o negano Dio. L’Ateismo è: a) teoretico, se è fondato su giudizi della mente; b) pratico, se prescinde da ragionamenti e si manifesta nel modo di vivere. L’Ateismo teoretico può essere negativo o positivo (positivo non nel senso che può essere un bene, ndR): secondo che Dio s’ignora o si nega con motivazioni. Duplice è la questione che pongono gli Apologisti ed i Teologi: 1) Esistono o possono esistere atei negativi? Molti rispondono in senso negativo, altri ammettono il fatto e conseguentemente la possibilità sotto vari aspetti (per qualche tempo, non per tutta la vita, ignoranza relativa, non assoluta, ecc.). La risposta più giusta: l’ignoranza assoluta ed invincibile dell’esistenza di Dio in linea di massima non può darsi perché è impossibile che la ragione umana non risalga dalla visione del mondo esterno e dal mondo interiore dell’uomo alla Causa dell’uno e dell’altro, come non è possibile che l’uomo non senta affatto la forza della legge morale. Il Concilio Vaticano parla in questo senso. (Ci teniamo a citare il Concilio Vaticano - Dei Filius - per evitare qualsivoglia fraintendimento: «1. Se qualcuno dirà che l’unico vero Dio, nostro Creatore e Signore, non può essere conosciuto con certezza dal lume naturale della ragione umana, attraverso le cose che da Lui sono state fatte: sia anatema. 2. Se qualcuno dirà che non è possibile o spiegabile che l’uomo, attraverso la divina Rivelazione, sia ammaestrato e illuminato su Dio e sul culto che Gli si deve prestare: sia anatema. 3. Se qualcuno dirà che l’uomo non può essere divinamente elevato ad una conoscenza e ad una perfezione che superino quelle naturali, ma che può e deve da se stesso arrivare al possesso di ogni verità e di ogni bene in un continuo progresso: sia anatema. 4. Se qualcuno non accetterà come sacri e canonici i libri interi della sacra Scrittura, in tutte le loro parti, come li ha accreditati il santo Concilio Tridentino, o negherà che siano divinamente ispirati: sia anatema.», ndR). Ma è pur vero che è possibile l’ignoranza di Dio relativa per motivo di anormalità (...). 2) Esiste o può darsi l’Ateismo positivo? Anche qui c’è divergenza, non però sostanziale. Risposta più probabile: non essendo l’esistenza di Dio di immediata evidenza, l’uomo può non vedere la forza degli argomenti portati per provarla e piegare invece a qualche argomento contrario, formandosi una falsa convinzione. Ma un ateo positivo è colpevole sempre, almeno inizialmente, per mancanza di prudenza, di ponderazione, d’indagine più accurata e più serena. L’ateo veramente convinto ed in perfetta “buona fede” è una ipotesi che tocca l’assurdo. L’ateismo, anche sistematico, si affermò nella filosofia antica (per esempio Lucrezio), dilaga nelle filosofie moderne (Monismo idealistico o materialistico) e nell’ideologia comunista, che cerca d’inserirlo nelle masse.