San Bernardo in altro luogo dice, che Maria ha ricevuto da Dio due Pienezze di grazia. La prima è stata l’incarnazione del Verbo eterno fatto Uomo nel suo Utero Sacrosanto. La seconda è stata la Pienezza delle grazie, che per mezzo delle Preghiere d’essa Divina Madre noi riceviamo da Dio. Quindi soggiunge il Santo: Totius boni plenitudinem (Deus) posuit in Maria, ut proinde si quid spei nobis est, si quid gratiae, si quid salutis, ab Ea noverimus redundare, quae ascendit deliciis affluens. Hortus deliciarum, ut undique fluant et effluant aromata Ejus, charismata scilicet gratiarum. Sicché quanto noi abbiamo di bene dal Signore, tutto lo riceviamo per mezzo dell’Intercessione di Maria. E perché mai ciò? Perché (risponde lo stesso san Bernardo) così vuole Dio: Sic est voluntas Ejus qui totum nos habere voluit per Mariam. Ma la ragione più speciale si ricava da ciò che dice sant’Agostino, il quale scrisse, che Maria giustamente si dice nostra Madre, perché Ella ha cooperato colla sua carità, acciocché nascessimo alla vita della Grazia noi fedeli, come membri del nostro Capo Gesù Cristo: Sed plane Mater membrorum Ejus (quae nos sumus), quia cooperata est caritate, ut Fideles in Ecclesia nascerentur, qui illius Capitis membra sunt. Ond’è che siccome Maria ha cooperato colla sua carità alla nascita spirituale dei Fedeli, così anche vuole Dio, ch’ella cooperi colla sua intercessione a far loro conseguire la vita della Grazia noi fedeli, come membri del nostro Capo Gesù Cristo: Sed plane Mater membrorum Ejus (quae nos sumus), quia cooperata est caritate, ut Fideles in Ecclesia nascerentur, qui illius Capitis membra sunt. Ond’è che siccome Maria ha cooperato colla sua carità alla nascita spirituale dei Fedeli, così anche vuole Dio, ch’ella cooperi colla sua intercessione a far loro conseguire la vita della Grazia in questo Mondo, e la vita della Gloria nell’altro. E perciò la santa Chiesa ce la fa chiamare e salutare con termini assoluti, la Vita, la Dolcezza, e la Speranza nostra: Vita, Dulcedo, et Spes nostra salve. Quindi san Bernardo ci esorta di ricorrere sempre a questa Divina Madre, perché le sue Preghiere sono certamente esaudite dal figlio: Ad Mariam recurre, non dubius dixerim, exaudiet utique Matrem Filius. E poi dice: Filioli, haec peccatorum Scala, haec maxima mea Fiducia, haec tota Ratio spei meae. La chiama Scala il Santo, perché siccome nella scala non si ascende al terzo gradino, se prima non si mette il piede al secondo; e non si giunge al secondo se non si mette piede al primo, così non si giunge a Dio che per mezzo di Gesù Cristo, e non si giunge a Gesù Cristo che per mezzo di Maria. La chiama poi la massima Sua Fiducia, e tutta la Ragione di sua speranza, perché Iddio (come suppone) tutte le grazie che a noi dispensa, vuol che passino per mano di Maria. E conclude finalmente dicendo, che tutte le grazie che desideriamo, dobbiamo domandarle per mezzo di Maria, perché Ella ottiene quanto cerca, e le sue Preghiere non possono aver ripulsa: Quaeramus gratiam, et per Mariam quaeramus, quia quod quaerit invenit, et frustrari non potest. E con sentimento conforme a san Bernardo parlano anche sant’Efrem: Nobis non est alia quam a Te fiducia, o Virgo sincerissima. San Idelfonso: Omnia bona quae illis summa Majestas decrevit facere, tuis manibus decrevit commendare. Commissi quippe sunt Tibi thesauri, et ornamenta gratiarum. San Germano: Si nos deserueris, quid erit de nobis, o Vita Christianorum? San Pier Damiani: In manibus tuis sunt omnes thesauri miserationum Dei. Sant’Antonino: Qui petit sine Ipsa, sine alis tentat volare. San Bernardino da Siena in un luogo dice: Tu dispensatrix omnium gratiarum; salus nostra in manu tua est. In altro luogo non solo dice, che per mezzo di Maria si trasmettono a noi tutte le grazie, ma anche asserisce, che la Beata Vergine da che fu fatta Madre di Dio, acquistò una certa giurisdizione sopra tutte le grazie, che a noi si dispensano: Per Virginem a capite Christi vitales gratiae in ejus Corpus mysticum transfunduntur. A tempore quo Virgo Mater concepit in utero Verbum Dei, quandam (ut sic dicam) jurisdictionem obtinuit in omni Spiritus Sancti processione temporali; ita ut nulla Creatura aliquam a Deo obtinuerit gratiam, nisi secundum Ipsius piae Matris dispensationem. E conclude: Ideo omnia dona, virtutes, et gratiae, quibus vult, quando vult, et quomodo vult, per Ipsius manus dispensantur. ...
Della necessità della preghiera (Parte 8). Da Del gran mezzo della preghiera, sant’Alfonso Maria de’ Liguori. SS n° 8, p. 7