Di mezzo a mollissimi scritti, che la stampa offre di presente alla umana società, non saprei se più ad istruirla nei suoi bisogni civili e religiosi, o se più ad inebriarla coi simulati vantaggi d’una vita puramente materiale, uno dei Vostri che ricorda con amore il tetto nativo e i compagni della sua adolescenza, sente da lunga pezza il desiderio di presentarvi alcune memorie spettanti esclusivamente a noi, alla nostra Fede, alla nostra morale cattolica. In queste fermai la speranza, che possiate trarne motivo di devozione e di attaccamento a quella sola Chiesa che forma gli eroi del Vangelo, e assieme possiate stabilire con ferme basi una gloria patria, un monumento quanto antico ed illustre, tanto fosse non estimato, perché oggidì non si applica volentieri a rivendicare le azioni luminose talora sepolte nelle vecchie leggende.
Il Beato Lorenzino sacrificato in odio al Cristianesimo, le cui gesta si compirono sul nostro territorio, e di cui le sacre spoglie da più che tre secoli riposano onorate presso alle nostre mura, eccovi l’obbietto di questo libricciuolo, che a Voi deve esser caro, non per l’affetto di chi ve l’offre, ma per i fatti eminenti in questo raccolti. Fino a qui non videsi redatto uno scritto che con qualche ordine e con sensato giudizio manifestasse la breve vita, il martirio, il culto di così santo Fanciullo, né io pretendo col mio lavoro di coprire cotesta per noi umiliante lacuna. Solo per giovare alla pietà che informa l’animo vostro, e per offrire un fiorellino della mia tenera devozione sulla tomba di questo Martire, impresi a sceverare ciò che può esservi d’impuro nei manoscritti che lo riguardano, di esagerato nei miracoli, di meno certo in quel poco che fu scritto di Lui. Raccolsi in breve sunto, e con piano stile i fatti più evidenti e sanciti dalla tradizione non interrotta dei nostri maggiori, e più ancora tutto ciò che gravi scrittori e reverendi autografi hanno detto del nostro Beato; come vedrete nelle Note inserite sul fine di questo opuscolo.
Farete Voi, o miei cari, buon viso a questo semplice racconto, in cui sta compendiato uno dei più solenni trionfi di nostra Fede Cattolica, e il fatto più glorioso della nostra Patria? Oh si! Voi leggerete con piacere i prodigi del Beato Lorenzino ancor vivente, e quelli operati da Dio dopo il suo crudele martirio. Voi troverete il culto, la venerazione la pietà con cui i nostri antenati Lo onorarono, e come il Signore li abbia perciò favoriti e rimunerati largamente nella lunga epoca che trascorse. Io mi confido che nella lettura di questo libretto la vostra devozione s‘ infiammerà, vi ecciterà a portarvi con più di frequenza e di tenerezza a quell’Altare, ove il nostro Martire benedetto aspetta i cultori ferventi della sua religione, e ne prega e fa discendere su di essi grazie e ricompense che non possono fallire giammai.
Non siavi pertanto famiglia tra voi, non individuo che rifiuti di apprendere le meraviglie che Dio segnalò nel suo Servo Lorenzino, Anzi fermi nella memoria i fatti portentosi del nostro Beato, narrateli voi stessi a coloro che li ignorano; i vostri figli, i vostri nipoti santamente edificati con tali racconti, più vivo ed efficace avranno il senso di venerazione e di fiducia in Lui. Forse da questo punto potrebbe nascere il pensiero, e brillare quel raggio di speranza, che ha per oggetto di vedere un Atto solenne in cui la Chiesa universa riconosca e sancisca questo Culto immemorabile.
In fine Voi tutti, siccome i nostri Padri che ci hanno legato, tanta pia e religiosa osservanza, ne godrete infallantemente i frutti di benedizione e di grazia, quali con espanso cuore vi desidera.
Un vostro concittadino, devoto ammiratore del B. Lorenzino.
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