In onore della mia Celeste Madre Maria SS. Immacolata in suffragio della mia madre terrena … È troppo chiaro che questo opuscoletto non era punto necessario al mondo; né io mi volli atteggiare a maestro col gittare in carta questi brevi cenni sulla vita dell’amabile San Filippo. Dissi tra me e me: non potrebbe forse arrecare qualche vantaggio ai giovani e alle cristiane famiglie un libriccino scritto alla buona, in cui con tutta semplicità si cercasse ritrarre lo spirito del grande Apostolo di Roma? E se tanta colluvie di scritture cattive, allagano il mondo, e insozzano menti e cuori, perché non moltiplicare gli opuscoli diretti a ravvivare nel popolo i sentimenti della fede e della virtù, cristiana? Ecco perché volle uscire in luce questa compendiosa biografia, che io intendo offrire specialmente alla gioventù e ai genitori cristiani, come un tenue ricordo del terzo Centenario di San Filippo. Oh! se riuscisse a rinnovare almeno una particella di quel gran bene che operò San Filippo nel suo secolo, per tante ragioni somigliantissimo al nostro! Me lo impetri il gran Santo dai SS. Cuori di Gesù e di Maria, alla cui gloria dedico e offro la mia umile opericciuola. Genova, il 28 Aprile, festa del Patrocinio di San Filippo. Sac. Luigi Profumo
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).