A nessuno sfugge l’importanza assunta nel mondo contemporaneo dell’apostolato dei laici, specialmente di quello organizzato e condotto sotto la guida della Gerarchia della Chiesa nel grande organismo che porta il nome di Azione Cattolica. La prova più alta e il più autorevole suggello a tale importanza si ha nelle auguste parole dei Romani Pontefici del nostro secolo e particolarmente di Pio XI e di Pio XII, i cui discorsi o riferimenti, sull’apostolato dei laici in genere e sull’Azione Cattolica in particolare, ormai, si può dire, non si contano. Essi costituiscono oltreché un autentico corpo dottrinale, un mirabile insieme di direttive, insegnamenti, indirizzi, che dalla definizione dell’apostolato e dell’Azione Cattolica scendono fino ai più minuti dettagli della pratica attuazione. Ma proprio la vastità e la ricchezza di questo prezioso «dono» fatto dai Papi ai membri dell’Azione Cattolica e al nostro tempo, rende assai difficile ai più poterlo abbracciare con uno sguardo, conoscere a fondo, rammentare, al bisogno consultare, seguire, sempre e in ogni istante, con la doverosa, assoluta fedeltà. La fedeltà, invece, agli insegnamenti pontifici, è per i cattolici sempre, ma specialmente in questo caso — trattandosi di «collaborazione dei laici all’apostolato gerarchico» — «conditio sine qua non»; e richiamandosi ad essa, con la citazione delle parole di Chi di ogni apostolato è il supremo Maestro e la suprema Guida, appare particolarmente opportuno, anzi necessario, oggi, quando le difficoltà dell'ora, il prospettarsi di nuovi problemi o di nuove soluzioni a problemi antichi, l’intervento — quando ignaro, quando capriccioso, quando malevolo — della stampa e degli uomini d’ogni idea e d’ogni parte sulle cose dell’Azione Cattolica, rendono indispensabile in tutti i suoi membri non solo un apostolato vasto e profondo, ma anche una consapevole e vigilata precisione nella linea del suo svolgimento.
L’Unione Uomini ha creduto perciò di fare un buon servizio alla causa, raccogliendo in un agile volume, distribuiti in capitoli logicamente ordinati, i passi più salienti dei documenti e dei discorsi pontifici sull’apostolato dei laici, non dimenticando, nelle prime pagine, di citare le stesse fonti delle Sacre Scritture dove a tale apostolato si accenna. Il libro naturalmente non va semplicemente letto, ma studiato, approfondito, continuamente consultato; studio, è chiaro, da farsi con riverente devozione, vera ed autentica meditazione, da cui verrà luce e sprone, convinzione e sostegno nel bellissimo ma spesso arduo lavoro. L’Unione Uomini, mentre si augura che il volumetto —che per quanto contiene è senza dubbio prezioso — possa giungere a tutti i militanti, a tutti i dirigenti almeno, della Azione Cattolica Italiana, rivolge ancora una volta il suo più devoto ringraziamento al Sommo Pontefice Pio XII, felicemente regnante, per l’immenso amore sempre dimostrato e per i luminosi insegnamenti continuamente dati ai laici che intendono, in umiltà, obbedienza e generosità, cooperare con la Gerarchia all’estensione del Regno santo di Gesù nelle anime e nella società. Imprimatur 1954.
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF del libro cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
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