Narrare la vita di un santo in poche pagine è come volere il mare in un secchiello. Chi scrive ha più dispiacere per ciò che ha lasciato che soddisfazione per quello che ha detto. Ma lo scopo del libretto è di propagandare la devozione al «santo dei voli» nell’ambiente più bisognoso, particolarmente fra gli studenti, a cui non si permette molto spesso l’acquisto di grossi volumi, che negano il piacere della fretta e della comprensione. Sono certo, comunque, che le brevi notizie qui raccolte serviranno ad innamorare i devoti verso un santo così tipico della Chiesa di Dio, per il suo esempio di ascesa verso l’alto, per l’esterno sfoggio dei misteri liturgici, per quel tanto di umano che si scopre nelle sue scarse doti, nelle sue dure sofferenze, nel suo esilio, nella sua prigionia, nel disprezzo da cui è nata la santità. Se interesse o venerazione porteranno al desiderio di maggior conoscenza, invitiamo alla lettura di un nuovo e grande volume — edizione critica e completa della vita di San Giuseppe da Copertino — dov’è anche raccolta una lunga serie di parabole, di sentenze, di consigli spirituali per il clero e per il popolo, per le anime buone come per i peccatori: tutta la luce, insomma, che Iddio ha deposto nel cuore di un umile indotto per farne un astro nel firmamento del regno dei cieli.
Osimo, nel tricentenario dalla morte di San Giuseppe da Copertino - 18 settembre 1963. L'autore Padre Gustavo Parisciani dei Frati Minori Conventuali
Per scaricare il libro in PDF ocr cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
Per scaricare il libro in PDF ocr cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).