Questo libro non ha nessuna pretesa letteraria, ma semplice scopo apologetico. Si tratta di un catechismo, e di un catechismo indirizzato al popolo. Ho esposto in versi mnemonici le principali verità cattoliche impugnate dai protestanti, per imprimerle più facilmente negli animi. Ho inserito di tanto in tanto alcune spiegazioni, per chiarir meglio l’argomento trattato; ma ciò non vuol dire che ci sia sempre netta separazione da un capitoletto e l’altro, anzi alcuni sono così intimamente collegati coi precedenti, che, se non si uniscono, non si potrà avere il senso completo. Ho avuto di mira, più di proposito, i protestanti italiani, ed in particolare i disgraziati apostati del santuario che ne sono i capi, nei quali non può ammettersi neppure l’ombra della buona fede. Per i protestanti stranieri avrei usato un altro stile. Questi versi si potrebbero molto opportunamente fare imparare a memoria ai fanciulli del catechismo, specialmente in quei luoghi dove imperversa l’abominevole propaganda protestantica. Il libro può essere anche utile ai Rev.di Sacerdoti per le numerose citazioni bibliche e patristiche relative alla materia trattata. (P. Vittorio Genovesi SJ).
Nel mentre queste pagine, benevolo lettore, a leggere t'accingi, t’avverte pria l’autore che già non ebbe brama d’alloro letterario, ma intese solo d’essere di Cristo missionario. Qui dunque non cercare dell’arte il lenocinio, perché vi trovi solo stringato raziocinio; ma se di tutto leggere ti basti la pazienza e metti nell’intendere un po’ di diligenza; se, più sagace ancora, completi la lettura cercando tutti i testi citati di Scrittura, ne avrai di certo in fine grandissima letizia, perché del ver più fulgida ti splende la notizia. S’accrescerà per Roma nel petto tuo l'amore, che, sola, lungo i secoli, mai non conobbe errore: interprete legittima è Roma del Vangelo, Roma è soltanto agli uomini guida sicura al cielo. Quello che contro Roma s’insegna da altri o crede è cieco fanatismo, non già divina fede. Eppur, tra noi si aggirano, sotto mentite pelli, nemici del Vangelo, pastori a Dio ribelli; ingannano le plebi, seminator di scismi, corrompono la Bibbia con futili sofismi; rinnegano la Chiesa fondata sopra Piero, rinnegano l’Italia, per darsi allo straniero. Poiché non vonno intendere, testardi, la ragione, convinti sieno almeno, a suon di colascione; per questo ai lor cavilli, in forma non sublime, qui t'offro, belle e pronte, risposte per le rime. Tu intanto questa regola segui d’un grande Padre: Chi sopra questa terra non ha la Chiesa madre, neppure su nel cielo può aver per Padre Dio (Habere non potest Deum Patrem, qui Ecclesiam non habet matrem - San Cipriano, De Unitale Ecclesiae, n. 6). Null’altro a dirti restami. Sta sempre sano. Addio!
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Per inviare una donazione Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»). Per scaricare il PDF cliccare qui.
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