Dopo la morte, l’anima, appena separata dal corpo, vieni subito giudicata. Ovunque ci sorprenda la morte, in quel luogo stesso e senza il menomo indugio, ci troveremo faccia a faccia coll’eterno Giudice. Mio Dio, quale spavento! Solo i cattivi devono sentire spavento; i buoni devono invece rallegrarsi, perchè Iddio dirà loro: «Venite, o benedetti dal mio Padre, venite a prendere possesso del regno che vi è stato preparato fin dal principio del mondo». Ah come sarei felice se il Signore dicesse anche a me quelle consolanti parole! Un grande amico del popolo, Don Bosco, diceva appunto e lo ripeteva spesso: «Alla fine della vita si raccoglie il frutto delle opere buone».
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Per inviare una donazione Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»). Per scaricare il PDF cliccare qui.
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