I tempi difficili in cui viviamo, la calunnia con cui i nemici della luce si adoperano per coprire la verità, persuadono la necessità di un Catechismo in cui si esponga la dottrina cattolica sulle Rivoluzioni. La qual cosa certamente servirà di norma al cattolico, se mai tali tristi casi avvenissero, e servirà pure a far comprendere a tutti gli uomini di senno, che il Cattolicesimo non deve, o non ha mai promosso, né promuoverà mai le Rivoluzioni. La ragione fondamentale, per cui il Cattolicesimo non verrà mai a favorire le rivoluzioni consiste in ciò: tutti i cattolici sono vincolati ad un’autorità certa, che è la Chiesa, e questa Chiesa appoggiata alle Sacro Scritture, dice a tutti i fedeli: «Ubbidite alle legittime autorità; chi resiste all’autorità resiste a Dio, da cui ogni autorità dipende». E poiché i fedeli devono uniformarsi a questa sentenza, ne segue che nessun buon cattolico sarà partigiano delle Rivoluzioni. È appunto per questo motivo che un dotto protestante, considerando l’uniformità di dottrina nella Chiesa Cattolica, giunse a dire: «La sola Chiesa Cattolica la scuola ilei rispetto» (Guizot). Al contrario il protestantesimo, lasciando libero ciascuno d’interpretare In Bibbia come vuole, in esso l'uomo non ha più alcuna autorità che la propria ragione. Il protestante, se vuole essere conseguente a se stesso, deve dire: L’unica mia autorità è la mia ragione! Quindi via ogni dipendenza religiosa, via ogni convenzione sociale, via ogni ordine, ogni legge, via ogni autorità: la mia ragione non altro: la sola forza mi farà ubbidire. Che anzi: se venisse a capriccio di uno o più protestanti di faro, una congiura, di uccidere un loro superiore, fosse lo stesso sovrano, potrebbero farlo, purché loro sembri cosa buona. Noi intanto, mentre raccomandiamo ai cattolici di leggere attentamente questo Catechismo, e di praticarne le massime ivi contenute, vorremmo altresì che servisse a far aprire gli occhi a tanti miseri sconsigliali, i quali - o per malizia o per ignoranza - si fanno promotori di una setta, il protestantesimo, la quale, proponendo all’uomo di credere quel che vuole, e di fare quel che crede, apre uno spaventoso abisso alla società, e fa lecito ogni disordine, ogni misfatto. Cene scampi Iddio.
Cliccare qui per scaricare il libretto in PDF con riconoscimento OCR.
Consentire al browser di scaricare le pagine dal nostro server. Il tempo del download può variare in base alla velocità della connessione internet dell’utente. In caso di utilizzo della presente Opera digitalizzata è gradita la menzione alla fonte Sursum Corda - Organizzazione di Volontariato.
Per inviare una donazione Cliccare qui. «L'avaro è privo non meno di quello che ha, che di quello che non ha, perché non si serve di quello che ha: egli chiude la sua fortuna nel suo forziere, questo adunque e non lui ne gode. Non possiede il denaro, ma ne è posseduto» (Cornelio Alapide).
Per inviare una donazione Cliccare qui. «L'avaro è privo non meno di quello che ha, che di quello che non ha, perché non si serve di quello che ha: egli chiude la sua fortuna nel suo forziere, questo adunque e non lui ne gode. Non possiede il denaro, ma ne è posseduto» (Cornelio Alapide).