Veleno fatale: la falsa cultura e la cattiva stampa

Dettagli: Categoria: Centro Studi Vincenzo Ludovico Gotti

Verrà un tempo in cui l'inchiostro degli scrittori sarà prezioso come il sangue dei martiri (Tertulliano). A che cosa serve il libro? A che cosa servono le altre svariate pubblicazioni? A far conoscere il pensiero di un autore, che ci comunica per mezzo dello scritto le sue idee. Come nella vita ordinaria con la parola noi facciamo conoscere il nostro pensiero, così lo manifestiamo con segni convenzionali stampati a un numero più vasto di persone. È certo che se tutti pensassero bene, se tutti parlassero bene, allora fortunatamente non ci sarebbero che libri buoni e belli e nessun timore ci farebbe stare incerti davanti alla loro lettura. «Leggere — osserva Pio XII — è entrare attraverso segni grafici, più o meno complicati, nel pensiero altrui. Ora, poiché (come dice la Bibbia) i pensieri dei giusti sono giustizia e i consigli degli empi sono fraudolenti, ne segue che alcuni libri, come alcune parole, sono sorgenti di luce, di forza, di libertà intellettuale e morale, mentre altri non portano che insidie e occasioni di peccato». Che cos'è un libro cattivo? È un libro che riproduce stampati pensieri cattivi. È un libro le cui idee sono in contrasto con le idee del Signore. È un libro quindi falso e menzognero o perchè insegna delle dottrine errate o perchè rappresenta la vita in modo seducente, facendo vedere bello quello che è realmente brutto, e brutto quello che è bello. Che cos'è un libro cattivo? È un veleno!

L’Autore - Gerolamo Luzi

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