Origine e privilegi. - S. Simone Stock, generale del Carmelitani, nella notte dal 15 al 16 luglio 1251 pregavo intensamente la Madonna che, in pegno della sua protezione per il suo Ordine, lo distinguesse con un segno speciale. La Vergine, apparendogli, gli disse: Ricevi, diletto figlio, questo Scapolare del tuo Ordine, come contrassegno della mia fratellanza; esso è il segno del privilegio che ho ottenuto a te ed a tutti i figli del Carmelo: chi morrà piamente rivestito di quest’abito sarà preservato dal fuoco dell’inferno: esso è un pegno di salute, una salvaguardia nei pericoli, un segno d’alleanza e di pace con voi in sempiterno. Altro privilegio che sembra risalire ad una visione di Papa Giovanni XXII è quello detto Sabbatino. Papa Paolo V così si esprime: Si può piamente credere che la Vergine con le sue continue intercessioni, pii suffragi, e meriti e con una speciale protezione aiuta i Confratelli del Carmelo, morti in grazia di Dio, a uscire dal purgatorio e ciò specialmente nel giorno di sabato, giorno dalla Chiesa a Lei consacrato. Il Beato de la Colombière, diceva non esservi devozione tanto confermata con miracoli e prodigi, come quella dello Scapolare.
Condizioni del primo privilegio: 1) Ricevere l’imposizione dello scapolare ed essere iscritti alla confraternita; 2) Portare con pietà l’abitino, cioè vivendo cristianamente, poiché, nessuno può sperare d’essere assistito da Maria SS. in morte se non ha cercato d’acquistarsi i suoi favori durante la vita astenendosi dal peccato, e lavorando, per la sua gloria. (Papa Pio XI). Lo scapolare però fa sì che la Vergine impetri speciali grazie a chi ne è rivestito, onde ottenere la perseveranza finale, perché altrimenti sarebbero senza senso le lodi che di esso hanno intessuto i Santi ed i Pontefici. Spesso anzi la Vergine per questo solo atto di ossequio ha ottenuto la salvezza, anche con miracoli, a chi altrimenti non l’avrebbe meritata; ma se questi fatti ci devono indurre a far rivestire del potente scapolare i nostri cari, non ci devono però spingere alla presunzione. Chi peccasse colla speranza di essere salvo per aiuto della Madonna, si demeriterebbe la sua protezione peccando contro lo Spirito Santo.
Condizioni del privilegio sabbatino. Sono, inoltre, richieste: 1) L’osservanza della castità, secondo il proprio stato; 2) La recita dell’Ufficio della Madonna, commutabile da chi ha il potere di imporre lo scapolare; e, per chi non sa leggere, l’osservanza dell’astinenza dalle carni oltrecché al venerdì, anche al mercoledì e al sabato, commutabile da qualunque confessore. L’obbligo dell’Ufficio o del l'astinenza (fuori del venerdì) non obbliga sotto pena di peccato. Chi però non l’osserva si priva per quel tempo del privilegio e se muore in quello stato se ne priva affatto. Basta però si penta e risolva d’osservarlo per l’avvenire. N.B. - 1) Tutti i confessori possono commutare l’obbligo dell’astinenza per mercoledì e sabato. (Decr. 14-1-1901). 2) È necessaria l’iscrizione, ma fatta l’imposizione, si partecipa alle indulg. e privilegi anche se i nomi, per qualunque causa, non vengono iscritti nei registri. (Decr. 23-4-1914).
La Medaglia-scapolare. 1) I cinque scapolari (Carmine, Rosso, Ceruleo, Addolorata - nero, Trinità) possono essere sostituiti da una medaglia (Decr. 16-12-1910) che abbia da un lato Gesù nell’atto di additare il suo Cuore e dall’altro qualunque immagine della Madonna approvata. 2) Deve essere benedetta dal sacerdote autorizzato di imporre gli scapolari. 3) Tante volte quanti sono gli scapolari da sostituire; 4) Basta un segno di croce con le parole: In nomine ecc. 5) Sostituendo una nuova medaglia è necessaria una nuova benedizione, mentre per lo scapolare basta sia stato benedetto il primo. 6) La medaglia basta portarla indosso giorno e notte. 7) I soldati possono imporsi da sé sia lo scapolare che la Medaglia debitamente benedetti e il privilegio continua anche dopo il servizio militare (Pio X, 23-3-1912).
Alla Madonna del Carmine (16 Luglio)
+ O beatissima Vergine immacolata, decoro e splendore del Carmelo, voi, che riguardate con occhio di particolare bontà chi veste il benedetto vostro abito, riguardate benignamente anche me e ricopritemi col manto della vostra materna protezione. Fortificate la mia fiacchezza col vostro potere, illuminate le tenebre della mia mente colla vostra sapienza, accrescete in me la fede, la speranza e la carità. Adornate l’anima mia di tali grazie e virtù, che sia sempre cara al vostro divin Figliuolo ed a voi. Assistetemi in vita, consolatemi in morte colla vostra amabilissima presenza, e presentatemi all’augustissima Triade come vostro figlio e servo devoto, per eternamente lodarvi e benedirvi in paradiso. Così sia. Tre Ave ed un Gloria.
Ind. 200 g. 1vg.
Regina decor Carimeli, ora prò nobis (Ind. 200 g.)
Tratto da Il mio libro di preghiere, Centro Librario Sodalitium, Verrua Savoia, 2010, pag. 396 ss.