La Chiesa è apostolica perché s’è fondata sugli Apostoli e sulla loro predicazione e governata dai loro successori, i Pastori legittimi, i quali, senza interruzione e senza alterazione, seguitano a trasmettere la dottrina e il potere (Catechismo di san Pio X, n° 111).

• La Chiesa di Gesù Cristo dev’essere apostolica. Perché è fondata sugli Apostoli e sulla loro predicazione. Gesù Cristo affidò agli Apostoli la Sua dottrina perché la custodissero, spiegassero, diffondessero tra tutti gli uomini e la tramandassero nel tempo; affidò il Sacrificio del Nuovo Testamento, quello della Croce, perché fosse perpetuato e rinnovato nella Santa Messa; affidò i Sacramenti perché fossero amministrati per la santificazione delle anime; affidò il potere di governare la Chiesa, perché tutti i fedeli potessero credere alla dottrina ed osservare la legge di Cristo ed avessero i mezzi soprannaturali necessari per onorare Dio e per santificare se stessi nei Sacramenti. La Chiesa è fondata sul primato degli Apostoli nell’insegnamento, nel governo e nella carità. Per questo la Chiesa si chiama apostolica.

• ... e governata dai loro successori. Gesù Cristo fondò la Chiesa per tutti gli uomini di tutti i tempi. Quindi il primato nella dottrina, nel governo e nella carità non doveva cessare con la morte di san Pietro e degli altri Apostoli, ma trasmettersi ai successori di Pietro (i sommi Pontefici) e degli Apostoli (i Vescovi) in tutti i tempi, senza interruzione, fino alla fine dei secoli, finché vi saranno uomini da salvare.

• La Chiesa cattolica di Roma è apostolica. È fondata su Pietro e gli altri Apostoli, fecondata dal sangue di Pietro e Paolo, martirizzati e sepolti nella città eterna. A san Pietro, Vescovo di Roma e Pontefice di tutta la Chiesa, nel primato della fede, del governo e della carità, successe san Lino, il secondo anello della gloriosa catena che unisce San Pietro a Pio XII gloriosamente regnante (Passo tratto dalla Spiegazione del Catechismo di san Pio X del Sac. C. T. Dragone, con Imprimatur, edizioni Paoline, 1956,  ed. Terza, pag. 143), attraverso la serie ininterrotta dei Pontefici di Roma. Agli altri Apostoli successero i Vescovi, in dipendenza dal Vescovo di Roma, Successore di san Pietro e Vicario di Cristo. La Chiesa cattolica di Roma è l’unica che discenda direttamente da san Pietro, con una successione ininterrotta. Nessuna delle “chiese separate” è apostolica.

• Come possono essere apostoliche le sette protestanti, sorte dopo la rivolta di Lutero nel secolo XVI? Se la Chiesa di Roma era apostolica, separandosi i protestanti perdettero la nota dell’apostolicità; se non era apostolica, non lo sono nemmeno le “chiese protestanti”, che sorgono millecinquecento anni dopo gli Apostoli. Lo stesso si deve dire delle “chiese separate” d’Oriente. La “chiesa nestoriana” risale alla ribellione di Nestorio ed alla sua condanna (431); quella “monofisita” è di poco posteriore e risale all’eresia di Eutiche; la “chiesa russa” risale a Pietro il Grande (1689-1726); quella “greca” al 1833; quelle “bulgara, rumena e jugoslava” sono posteriori. L’unica “chiesa scismatica” che potrebbe vantare una parvenza di apostolicità è quella di Costantinopoli, la cui Sede episcopale è assai antica. Ma prima di Fozio era soggetta a Roma ed al suo primato. E anche dato, ma non concesso, che sia restata apostolica, avrebbe cessato di esserlo alla caduta di Costantinopoli (1453) sotto i Turchi, i quali, da quel giorno assegnarono la sede patriarcale al miglior offerente. Un esempio. I missionari sono i continuatori del ministero apostolico. Le “chiese separate ”d’Oriente non hanno missionari. Quelle “protestanti” invece hanno numerose missioni, ricche, ben attrezzate, sovvenzionate dalle potenze occupanti i territori di missione. Eppure le missioni cattoliche, con mezzi esigui, senza appoggi ed aiuti, ottengono frutti molto maggiori, nonostante siano perseguitate, osteggiate, spogliate dagl’indigeni e dai bianchi colonizzatori.

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