Dolcissimo Gesù, nostro divin Maestro, che sempre sventaste le nefande macchinazioni con cui i farisei frequentemente Vi insidiavano, e per mezzo del Putativo vostro Padre deludeste la trama che alla vostra Vita tendeva Erode; per questo Patrono potentissimo della Chiesa, che verso di Lei tiene i medesimi uffici che teneva presso di Voi, dissipate i consigli degli empi e di tutti coloro che nella pusillanimità dello spirito cercano con le loro fallaci arguzie di adescare ed ingannare il popolo e levarvi e non lasciarvi vivere nel suo cuore. Con il lume della vostra grazia rischiarate tutti noi vostri discepoli, affinché non restiamo corrotti dall’astuzia dei sapienti di questo secolo, che spargono dappertutto i loro perniciosi sofismi per trarre anche noi nei loro perniciosi errori. Concedeteci un tale lume di fede da farci conoscere le insidie degli empi, sicché fermamente credendo i dogmi della vostra Chiesa, costantemente rigettiamo tutti gli assalti. Così sia. [Da Il mio Libro di Preghiere, Centro Librario Sodalitium, Verrua Savoia].