+ Amorosissimo Santo, che con due voti così sublimi, uno di crescere ogni giorno nella perfezione e l’ altro di negare ogni cosa anche minima alla vostra volontà; e con tante fatiche sostenute, fino allo spargimento del sangue, a gloria di Dio e per la salute delle anime, nella riforma dei monasteri, nella santificazione dei popoli, nella conversione dei peccatori con la parola, con gli scritti, con le orazioni, con l’ esempio: vi meritaste ancora vivente che Gesù Cristo vi mandasse i suoi angeli ad assistervi, i suoi santi a visitarvi, la sua dolcissima madre a consolarvi e che Egli stesso venisse a beatificarvi; Voi che foste arricchito di lumi celesti e profetici, della cognizione delle cose segrete e lontane, della potenza di far miracoli sino a risuscitare i morti: assisteteci presso il clementissimo Signore, perché salvi queste anime nostre redente col Suo preziosissimo Sangue. E perché conosciamo che a perderle non vi è cosa più facile della morte improvvisa oggi tanto frequente! Vi supplichiamo a difendercene come protettore; sicché, muniti dei santissimi Sacramenti e con la perfetta contrizione dei nostri peccati, possiamo passare all’altra vita, dove speriamo in vostra compagnia di amare e benedire Iddio per i secoli eterni. Così sia. +
[10 novembre, Sant’Andrea Avellino, Confessore (1521 - 1608). A Napoli, in Campania, il natale di Sant’Andrea Avellino, Chierico Regolare e Confessore, celeberrimo per la santità e per lo zelo nel procurare la salute del prossimo, il quale, illustre per miracoli, dal Sommo Pontefice Clemente undecimo fu ascritto nel catalogo dei Santi].