San Luigi Re di Francia lasciò, morendo, al suo figlio per iscritto questa sublime istruzione, la quale è un vero miracolo di sapienza per salvarsi l’anima nel governo dei popoli. «Caro figlio, la prima cosa che t’insegno è che tu doni il tuo cuore all’amor di Dio: senza ciò non vi è salute. Procura di non fare veruna cosa che possa dispiacere a Dio: ed anziché commettere un peccato mortale, dovresti voler soffrire qualunque tormento. Se Dio ti manda qualche avversità, sostienila con pazienza, rendine grazie sempre a Lui, e pensa che l’hai ben meritata, e che tornerà a tuo vantaggio. Se Dio ti concede prosperità, gliene devi pure rendere umili grazie, di modo che tu non ne prenda orgoglio: e pensa che non si deve fare guerra a Dio coi suoi doni. Confessati sovente: scegliti confessori virtuosi e sapienti, che possano istruirti di ciò che devi fare ed evitare, e lascia che i tuoi confessori e i tuoi amici ti avvertano e ti riprendano con libertà. Assisti devotamente alle funzioni di chiesa, senza parlare e senza guardare in qua ed in là; ma pregando col cuore e colla bocca, specialmente in tempo della Messa, quando la consacrazione è fatta. Sii amorevole coi poveri, edificante nei costumi, così che nessuno ardisca di dire o fare alla tua presenza cosa che sia offesa di Dio o possa eccitare al peccato. Sii Re di Francia per rappresentare la giustizia; sii leale verso i tuoi sudditi senza guardare né a destra né a sinistra. Vivi in buona pace coi ministri della santa Chiesa e coi membri della tua famiglia». In queste brevi parole c’è tutta la scienza per governare i popoli cristiani. Perché coloro che oggi presiedono al governo delle nazioni non mettono in pratica i consigli dati da Luigi di Francia a suo figlio ? Ma no: oggi si vuole governare coi misteri della politica, e questi misteri cangiano le nazioni in veri inferni.
Da «Racconti Miracolosi», Padre Giacinto da Belmonte, 1887, Vol. II.