Pillola settimanale di Magistero
• Il Santo Concilio di Firenze accoglie, poi, approva e accetta il Santo Concilio di Nicea dei trecentodiciotto padri, raccolto ai tempi del beatissimo Silvestro, nostro predecessore, e di Costantino il grande, principe piissimo. In esso fu condannata l’empia eresia ariana assieme al suo autore, e fu definito che il Figlio è consustanziale e coeterno al Padre. Abbraccia anche, approva e accetta il Santo Concilio di Costantinopoli, dei centocinquanta padri, convocato al tempo del beatissimo Damaso, nostro predecessore, e di Teodosio il vecchio, che anatematizzò l’errore di Macedonio, il quale asseriva che lo Spirito santo non è Dio, ma una creatura.
Quelli che essi condannano, li condanna, quello che approvano, approva; e [sempre il Santo Concilio di Firenze] intende che ciò che in essi è definito, rimanga intatto ed inviolato in ogni sua prescrizione. Abbraccia anche, approva ed accetta il Santo primo Concilio di Efeso, dei duecento padri, terzo nella serie dei concili universali, convocato sotto il beatissimo nostro predecessore Celestino e sotto Teodosio il giovane. In esso fu condannata la bestemmia dell’empio Nestorio; fu definito che del signore nostro Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo è una sola la persona, e che la beata Maria sempre vergine deve esser chiamata da tutta la Chiesa non solo madre del Cristo, ma anche di Dio. Condanna, poi, anatematizza e respinge l’empio secondo concilio di Efeso, riunito sotto il beato Leone, nostro predecessore, e il suddetto principe. In esso Dioscoro, patriarca di Alessandria, difensore dell’eresiarca Eutiche ed empio persecutore di San Flaviano, vescovo di Costantinopoli, trasse quel sinodo esecrando, con l’astuzia e con le minacce, ad approvare l’empietà eutichiana.