• Uno dei padri ha raccontato che, al tempo del padre Isacco, giunse un giorno al convento delle Celle un fratello vestito con un abito corto. Ma egli lo cacciò dicendogli: «Questo è un luogo per monaci. Tu invece sei un secolare, non puoi rimanere qui» (225bc; PJ VI, 8).
• Disse il padre Isacco: «Non ho mai portato con me nella mia cella un pensiero contro un fratello che mi avesse fatto soffrire; e mi sono sempre dato premura di non lasciare entrare un fratello nella sua cella con un pensiero contro di me».
• Il padre Isacco si ammalò gravemente e rimase malato a lungo. Il fratello che viveva con lui gli preparò un po’ di zuppa di farina, dentro a cui mise qualche piccola prugna; ma l’anziano non volle assaggiarla. Il fratello lo pregava: «Prendine un po’, padre, perché sei malato». Ma il vecchio gli dice: «Ti assicuro, fratello, vorrei passare trent’anni in questa malattia».
• Del padre Isacco raccontavano che, quando fu vicino alla morte, si riunirono attorno a lui gli anziani e gli dissero: «Che faremo dopo di te, padre?». Ma egli disse: «Guardate come ho camminato innanzi a voi; se anche voi volete seguire e osservare i comandamenti di Dio, Egli manderà la Sua grazia e custodirà questo luogo. Ma se non li osserverete, non rimarrete qui. Anche noi eravamo tristi quando i nostri padri si avvicinarono alla morte. Ma l’osservanza dei precetti divini e dei loro insegnamenti ci permise di continuare a vivere qui come se anche loro fossero ancora fra noi. Fate così anche voi e vi salverete» (225d-228a).
• Il padre Isacco raccontò che il padre Pambone aveva detto: «Il monaco deve portare un vestito tale che, se anche lo lasciasse per tre giorni fuori dalla cella, nessuno glielo porterebbe via».
Fine
Tratto da Vita e detti dei Padri del deserto, edizione Città Nuova, 1999.