Ci ha creato Dio. Avverta il Catechista che questa risposta non ha per scopo di proporci la vera idea della creazione per cui Dio ha tratto dal nulla gli esseri (cosa che farà al N. 4), ma solamente d’insegnarci la nostra origine da Dio, come da primo principio, ossia d’insegnarci che noi siamo, che esistiamo per opera di Dio. Spiegazione 1. Nel registro io leggo non solo il vostro nome, cognome e paternità, ma anche gli anni, cioè gli anni che ognuno di voi ha. Avere 9, 10, 12 anni che cosa vuol dire? Vuol dire che siete, che esistete da 12, 10, 9 anni solamente. E prima? Prima non eravate; non esistevate. Com’è dunque che ora siete e come siete nati? Ecco ciò che c’insegna con questa prima risposta, il Catechismo: Ci ha creato Dio, esistiamo perché Dio ci ha creati, perché Egli ci ha chiamati all’esistenza; Egli ci ha fatti nascere. Ci ha creato Dio, vuol dire che siamo debitori a Dio della vita, dell’esistenza che abbiamo. Dio ci ha dato la vita creandoci; se Egli non ci creava noi non esisteremmo; esistiamo perché Dio ci ha creati. Noi non eravamo; Dio ha pensato a noi, ha voluto che esistessimo e perciò ci ha creati. Spiegazione 2. Ma non dobbiamo la nostra vita ai genitori? Sì, ai genitori e a Dio. Osservate tutti gli esseri viventi, o anche solo i vegetali, le piante, le erbe, i fiori; essi vengono tutti dalla terra e dai loro semi, e tuttavia anch’essi sono creati da Dio poiché Dio un tempo molto lontano, quando non c’era nulla, creò la terra, le prime piante, le prime erbe e i primi fiori da cui provengono le piante, le erbe e i fiori che ora esistono e che noi vediamo. Creandoli, Dio ha dato loro la virtù di produrre i loro semi e per mezzo di questi, altre piante, altre erbe ecc., ed ha fatto sì che nascessero anche quelle che noi ora vediamo. Di queste, Dio non è creatore immediato; esse provengono direttamente da altre piante, da altre erbe, da altri fiori; ma ne è tuttavia creatore perché ha creato le prime colla virtù di riprodursi. La stessa cosa accadde di noi e di tutti gli uomini. Dio è nostro Creatore perché Egli ha creato i primi uomini dai quali ha fatto che altri nascessero, sino a noi, onde ascendendo su al padre, al nonno, al bisnonno ecc., si arriva al primo uomo. E quando nasce un bambino, è Dio che lo ha creato e fatto nascere; e Dio è vero e proprio nostro Creatore quantunque siamo debitori della vita anche ai nostri genitori. Non siamo debitori della vita solamente ai nostri genitori; tanto è vero che sono molti che vorrebbero avere dei figlioli e non ne hanno perché Dio non ne ha loro dati. Spiegazione 3. Per un altro motivo ancora diciamo che Dio è nostro Creatore. Tutti abbiamo padre e madre: tuttavia noi siamo debitori della vita principalmente a Dio, non solo perché Egli ha creato i primi uomini e ci ha fatti nascere, ma perché oltre al corpo, noi abbiamo anche l’anima, la quale è stata creata direttamente, immediatamente da Dio. Avendo Dio creato direttamente l’anima nostra che è la parte più importante di noi, che è quella per cui viviamo, Egli è, anche in senso rigoroso, nostro Creatore. Il nostro corpo vive per l’anima. L’anima, unita al corpo, gli comunica la vita. Essa, come impareremo, vivrà anche separata dal corpo; mentre il corpo separato dall’anima non può vivere, muore. (Si dimostrerà più avanti al n. 61 che, oltre al corpo, abbiamo anche l’anima, e al n. 62 che essa è immortale). Spiegazione 4. è grande questo pensiero: Mi ha creato Dio. Io non ero: Dio ha pensato a me e mi ha creato; Egli così grande e buono si è degnato di pensare a me, e mentre io non ero mi ha chiamato ad esistere. Dunque la mia vita è una grande e importante cosa, e io debbo perciò stimarla, amarla e usarla in bene.
Pratica. Qual pessima cosa non pensare che Dio ci ha creati e che a lui siamo debitori della vita. E quale sventura non saperlo, come accade a tanti che vivono in lontane terre tra popoli non credenti; pensiamo a loro aiutando colla preghiera e colle offerte i Missionari; e se Dio chiamasse qualcuno di voi a tale santo Apostolato, pensate che vi fa un grande onore e vi chiama ad una mirabile opera. Dio ci ha creati; dunque dobbiamo amarlo, essergli riconoscenti ed usare sempre della vita secondo la Sua volontà. Recitando le orazioni quotidiane, ringraziatelo di cuore di avervi creati, e proponete fermamente secondo la stessa preghiera: Vi adoro, mio Dio, e Vi amo con tutto il cuore. Vi ringrazio di avermi creato, fatto cristiano e conservato in questa notte. Vi offro le azioni della giornata, fa’ che siano tutte secondo la Vostra santa volontà per la maggior Vostra gloria. Preservatemi dal peccato e da ogni male. La Vostra grazia sia sempre con me e con tutti i miei cari. Amen; che tutte le azioni della vostra giornata siano secondo la Sua volontà e non secondo la vostra. E pensate quali siano le opere che specialmente vuole che voi le facciate, come Egli vuole e non più come vorreste voi. Esempi. Creazione del primo uomo. Dopo aver creato il mondo, il cielo e la terra, e tutte le cose che sono nel mondo, Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza; ed egli presieda ai pesci del mare, e ai volatili del cielo e alle bestie, e a tutta la terra e a tutti i rettili, che si muovono sopra la terra». E creò l’uomo a sua somiglianza e lo fece così: Ne formò il corpo di terra; poi gli alitò in faccia un soffio di vita infondendogli un’anima ragionevole ed immortale. Iddio stesso diede al primo uomo il nome di Adamo, che vuol dire formato di terra, e lo collocò in un luogo di delizie, chiamato Paradiso terrestre. Appunto perché creato per l’anima ad immagine e somiglianza di Dio, l’uomo, quantunque più debole e meno agile di tanti animali, sfornito di ali per volare e di pinne per nuotare, è capace di dominare e di assoggettarsi tutti gli altri esseri e animali anche i più forti. Creazione della prima donna. Adamo però era solo. Volendo Iddio dargli una compagna e consorte, lo fece cadere in un profondo sonno e, mentre dormiva, gli tolse una costola, e da quella formò la donna, che presentò ad Adamo. Questi l’accolse con riconoscente affetto e la chiamò Eva, che vuol dire vita, perché ella sarebbe divenuta la madre di tutti i viventi. Sant’Agostino osserva che Dio non ha tratto la donna dalla testa dell’uomo perché essa non deve comandare, non dai piedi perché l’uomo non la deve disprezzare, ma dal cuore, perché la deve amare! Questo racconto della creazione della donna, fa intendere pertanto che la donna dev’essere sottomessa all’uomo, il quale è capo della famiglia (che quale capo, egli la deve reggere e governare), che la vera missione della donna è nella famiglia, che l’uomo deve amarla come se stesso, né mai trattarla duramente, e che deve provvederla del necessario alla vita nel modo stesso con cui egli provvede a se medesimo. La donna è simile e non uguale all’uomo; questi deve reggere la famiglia. Che cosa fa prima? Un giorno s’intavolò questa discussione: « Che cosa fu prima? L’uovo o la gallina?». Un tale rispondeva: «La gallina, perché è la gallina che fa l’uovo». «Ma la gallina, non nasce dall’uovo?». Quello non sapeva più che dire. Dio creò i primi viventi di ogni specie da cui si riprodussero quelli che sono ai giorni nostri ; creò anche una prima gallina che produsse uova da cui nacquero altre galline e uova. Così Dio è creatore di tutto ciò che anche ora vediamo.
Chi ci ha creato? Dal Nuovo manuale del Catechista, mons. G. Perardi, L.I.C.E., Torino, 1939. SS n° 1, p. 6 - 7