La Santità è la seconda proprietà che il Simbolo Niceno-Costantinopolitano attribuisce alla Chiesa e che promana dall’intima natura della medesima. Se infatti la Chiesa è «l’unione di Cristo con l’uomo in forma sociale» deve essere santa, come tutto quello che è a contatto con Dio. La Bibbia presenta la santità come l’attributo proprio della Chiesa: «Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, al fine di santificarla (...), di prepararsela come sposa immacolata, senza rughe e senza neo» (Efes. 5, 26); «Cristo ci elesse affinché fossimo santi e immacolati al suo cospetto» (Efes. 1, 4): «Diede se stesso per noi al fine di riscattarci da ogni iniquità e di purificarsi un popolo accettevole e zelante di opere buone » (Tit. 2, 14). La santità della Chiesa è triplice: santità dei princìpi, delle membra, dei carismi. La santità dei princìpi consiste nel fatto che la Chiesa è dotata di mezzi che sono atti a produrre la santità negli uomini (santità attiva). Realmente la dottrina dommatica e morale della Chiesa (Magistero) è il fermento che solleva la massa umana dalle oscurità della terra agli splendori del cielo; i suoi Sacramenti (Ministero) sono i canali che trasmettono la grazia santificante; la sua autorità (Impero) tende unicamente a guidare i fedeli per la via della perfezione. La santità delle membra risulta dallo spettacolo costantemente verificatosi nella storia del Cristianesimo di moltissimi fedeli viventi secondo i precetti del Vangelo (santità comune) e di molti altri che, seguendo anche i consigli evangelici, sono giunti fino alle ardue vette dell’eroismo (santità esimia), che suole essere sancita dalla canonizzazione. Tutti i secoli della storia dei popoli cristiani, da San Paolo a San Benedetto, da San Francesco d’Assisi a Santa Teresa di Gesù, da San Vincenzo de’ Paoli a San Giovanni Bosco sono intersecati dalla scia luminosa della santità eroica (santità passiva). La santità dei carismi emerge dal dono dei miracoli, con i quali lo Spirito Santo suole manifestare la sua presenza in tutto il Corpo mistico (sono infatti i miracoli grazie gratis datae per l’edificazione della Chiesa) come in qualche membro dotato di singolare virtù, perché Dio, in via ordinaria si serve delle anime a Lui più care per operare le sue meraviglie (segni della santità).
dal Dizionario di teologia dommatica, Piolanti, Parente, Garofalo - pace all’anima loro! - Studium, Roma, 1952.