Sono gli avversari delle immagini, che nell’VIII secolo, capitanati da Leone III, Imperatore d’Oriente, fecero una guerra spietata alle immagini sacre, proibendone l’uso e il culto. Politicamente non è chiaro per qual motivo Leone III abbia intrapreso questa lotta, che oltre a disturbare la coscienza dei fedeli, distruggeva tesori d’arte; alcuni pensano che l’imperatore volesse così favorire giudei e musulmani, che militavano in gran numero nel suo esercito... Teologicamente l’iconoclastia è una conseguenza del Monofisismo... Il Papa Gregorio II resistette energicamente alla persecuzione imperiale; il suo successore Gregorio III condannò in un Concilio tenuto a Roma (731) la nuova eresia difendendo in nome della Tradizione l’uso e il culto delle immagini. Leone armò una flotta, che fu mandata contro Ravenna, che aderiva al Papa, ma la flotta fu distrutta da una tempesta. Costantino V Copronimo, accentuò la persecuzione, facendo molti martiri; riunì un “concilio” a Hieria (753), che condannò i difensori del culto delle immagini, fra cui S. Giovanni Damasceno. Ma nel 787, sotto gli auspici dell’imperatrice Irene, si celebrò un Concilio ecumenico, il II Niceno, in cui l’eresia fu solennemente condannata e fu rivendicata l’ortodossia dell’uso e del culto delle immagini sacre.
dal Dizionario di teologia dommatica, Piolanti, Parente, Garofalo - pace all’anima loro! - Studium, Roma, 1952.