Sono sì care a Dio le nostre Preghiere, ch’Egli ha destinati gli Angeli a presentargliele, subito che quelle da noi gli vengono fatte. Angeli, dice sant’Ilario, praesunt Fidelium Orationibus, et eas quotidie Deo offerunt. Questo appunto è quel sacro fumo d’incenso, cioè le Orazioni dei Santi, che vide san Giovanni ascendere al Signore, offertogli per mano degli Angeli, Apoc. cap. 82. Ed altrove (ibid. cap. 5.) scrive il medesimo Santo Apostolo che le preghiere dei Santi sono come certi vasetti d’oro, pieni di odori soavi, e molto graditi a Dio. Ma per meglio intendere quanto valgano presso Dio le Orazioni, basta leggere nelle Divine Scritture le innumerevoli promesse, che fa Dio a chi prega, così nell’antico, come nel nuovo Testamento: Clama ad me, et exaudiam te. - Invoca me, et eruam te. - Petite, et dabitur vobis; quaerite, et invenietis; pulsate, et aperietur vobis. - Dabit bona petentibus se. - Omnis enim qui petit accipit, et qui quaerit invenit. - De omni re, quamcumque petierint, fiet illis a Patre meo. - Omnia quaecumque orantes petitis, credite, quia accipietis, et evenient vobis. - Si quid petieritis me in nomine meo hoc faciam. - Quodcumque volueritis, petetis, et fiet vobis. - Amen, amen dico vobis: si quid petieritis Patrem in nomine meo dabit vobis. E vi sono mille altri testi consimili, che per brevità si tralasciano. Iddio ci vuol salvi, ma per nostro maggior bene ci vuol salvi da vincitori. Stando dunque in questa vita, abbiamo da vivere in una continua guerra, e per salvarci abbiamo da combattere, e vincere. Nullus sine victoria poterit coronari, dice san Giovanni Crisostomo. Noi siamo molto deboli, ed i Nemici sono molti, ed assai potenti: come potremo loro far fronte, e superarli? Animiamoci, e dica ciascuno, come diceva l’Apostolo: Omnia possum in eo qui me confortat (Philip. 4,13). Tutto potremo coll’Orazione, per mezzo di cui ci darà il Signore quella forza, che noi non abbiamo. Scrisse Teodoreto, che l’orazione è onnipotente; ella è una, ma può ottenere tutte le cose: Oratio, cum sit una, omnia potest. E san Bonaventura asserì, che per la Preghiera si ottiene l’acquisto d’ogni bene, e lo scampo da ogni male: Per ipsam impetratur obtentio omnis boni, et liberatio ab omni malo. Diceva san Lorenzo Giustiniani, che noi per mezzo della Preghiera ci fabbrichiamo una Torre fortissima, dove saremo difesi e sicuri da tutte le insidie e violenze dei Nemici: Per Orationis exercitium secum arcem erigere valet homo. Sono forti le potenze dell’Inferno, ma la Preghiera è più forte (dice san Bernardo) di tutti i Demoni: Oratio Daemonibus omnibus praevalet. Sì, perché coll’Orazione acquista l’Anima l’aiuto Divino, che supera ogni potenza creata. Così si animava Davide nei suoi timori: Io (diceva) chiamerò il mio Signore in aiuto, e sarò liberato da tutti i Nemici: Laudans invocabo Dominum, et ab inimicis meis salvus ero (Ps. 17,4). Insomma dice San G. Crisostomo: Magna armatura precatio, tutela, portus, et thesaurus. L’Orazione è un’arme valevole a vincere ogni assalto dei Demoni; è una difesa, che ci conserva in qualunque pericolo; è un porto che ci salva da ogni tempesta; ed è un tesoro insieme, che ci provvede d’ogni bene.
Il valore della preghiera (parte 1). Da Del gran mezzo della preghiera, sant’Alfonso Maria de’ Liguori. SS n° 10, p. 7