La prima idea di celebrare con manifestazioni anticattoliche il 3° centenario del supplizio di Giordano Bruno, sorse nel 1875 e il primo manifesto-programma venne pubblicato nel 1876. Tutti sanno e rammentano le cose dette e fatte dall’apposito Comitato e dalla stampa liberale; tutti rammentano le lunghe e laboriose trattative tra Comitato e Municipio e Governo, le dilazioni e le molte sonore sconfitte toccate ai promotori. Tutti rammentano pure la solenne commemorazione di Giordano Brano fattasi presenti senatori e deputati, e perfino il ministro della P. I. sig. Boselli ed il sig. Crispi, capo del governo e ministro dell’interno. Né occorre ricordare la camaleontica condotta del marchese Guiccioli, sindaco di Roma, salito agli onori del Campidoglio pel voto ingenuo dei cattolici romani. Tutto ciò è noto anche ai sempre celebri boccali di Montelupo, quindi è inutile tornarvi su. Veniamo dunque senz’altro alla cronaca delle feste bruniane. ... prosegue ...
La velocità di scaricamento delle pagine può variare in base alla connessione internet utilizzata. Per scaricare il PDF del libro cliccare qui. Per inviare una donazione a Sursum Corda cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»).
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