La Religione è quel legame spirituale che insieme congiunge Iddio e l’uomo: la Chiesa è la forma esteriore che Dio stesso ha dato a questo legame. La Religione consiste nella conoscenza, nel servizio e nell’amore del vero Dio; la Chiesa non è altro che la società di tutti gli uomini fedeli che conoscono e praticamente adempiono la Religione. Quello che è il corpo rispetto all’anima, lo è la Chiesa in ordine alla Religione. Il corpo e l’anima creati dal medesimo Dio, e congiunti insieme formano l’uomo vivente, l’uomo tutt’intero. Così è del Cristianesimo, cui Gesù Cristo ha dotato di due elementi; l’uno spirituale ed invisibile, che comprende la verità religiosa, la santità, la vita dell’anima ecc., e l’altro esteriore, visibile e terreno, che comprende la gerarchia dei Pastori, l’insegnamento cattolico, i Sacramenti, il culto divino, ecc..., ambedue sono d’istituzione divina, la loro unione compone il Cristianesimo. La Chiesa è divina come la Religione; la Religione è quella cui c’insegna la Chiesa; e conferma e difende in nome di Dio stesso, e sebbene distinguiamo la Chiesa dalla Religione, è nondimeno impossibile il separarle come è impossibile di separare l’anima dal corpo, se questo si vuole conservare vivo. «L’uomo non separi ciò che Dio ha congiunto» tale è la gran legge della vita religiosa dell’umanità. I protestanti hanno fatto questa separazione, e loro non è rimasto che un’ombra di Religione. Ripudiando la Chiesa hanno perduto il Cristianesimo e la fede. Il Cristianesimo e la Chiesa sono una sola cosa...
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Per inviare una donazione Cliccare qui. «Nessuno al mondo vorrà mai ammettere di essere avaro! Tutti negano di essere contagiati da questo tarlo che inaridisce il cuore. Chi adduce a scusa il pesante fardello dei figli, chi la necessità di crearsi una posizione solida... Quelli poi che sono avari più degli altri, non ammetteranno mai di esserlo, e il bello è che, in coscienza, sono proprio convinti di non esserlo! L’avarizia è una febbre maligna, che più è forte e bruciante e più rende insensibili» (San Francesco di Sales, «Filotea»). Per scaricare il PDF cliccare qui.
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